Roma, tram fuori dalle rotaie: paura a San Lorenzo. «Mezzi e binari vecchi». L'incidente ad una vettura della linea 3

Sono state sospese anche le corse del 19 che viaggia sullo stesso percorso

Roma, tram fuori dalle rotaie: paura a San Lorenzo. «Mezzi e binari vecchi». L'incidente ad una vettura della linea 3
Roma, tram fuori dalle rotaie: paura a San Lorenzo. «Mezzi e binari vecchi». L'incidente ad una vettura della linea 3
di Fernando Magliaro
Giovedì 3 Agosto 2023, 00:10 - Ultimo agg. 12:57
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Ennesimo deragliamento di un tram: ieri mattina, poco dopo le 11, in via dei Reti a San Lorenzo, esce dai binari un tram della linea numero tre. Stando ad Atac, che parla di «sviamento», la causa è un bullone incastrato in una rotaia che ha determinato la fuoriuscita del carrello dai binari. Arrivano i vigili urbani, tanta paura a bordo. Sul mezzo, infatti, viaggiavano una ventina di passeggeri, ma fortunatamente nessun ferito anche perché in quel tratto la velocità consentita è «a passo d’uomo». Restano le ripercussioni sul traffico con le linee tre e diciannove, che condividono una parte del tracciato, rimaste al palo per mezzora, il tempo necessario a ripristinare la normalità.

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Tram, sistema al collasso

Il deragliamento di ieri riapre la questione della sicurezza dei tram come mezzo di trasporto collettivo.

Da dentro l’azienda le lamentele sono sempre le stesse: «I mezzi sono vecchi ma ancor più vecchio è tutto il complesso sistema di binari, scambi e alimentazione elettrica, pensato per l’inizio del secolo scorso con vetture di un certo peso (15 tonnellate) e di potenza inferiore a quelle di oggi». Non a caso, la mancanza di un sistema capillare di rete metropolitana a Roma come esiste a Londra o a Parigi, ha portato le amministrazioni comunali a spacciare per “metropolitane leggere” i tram, semplicemente ingrandendo le dimensioni dei mezzi. I Jumbo Tram di oggi, i Fiat, da 56 tonnellate, portano 200 passeggeri (un treno metro ne porta 1.200) ma girano su rotaie pensate per mezzi più piccoli e leggeri. In curva e quando ci sono variazioni altimetriche, come in via Aldrovandi, il peso dei tram distrugge rotaie e asfalto che, danneggiati, rovinano le ruote. Questo lo mette nero su bianco Atac che, tre anni fa, ha scritto al Campidoglio lamentando proprio questo problema che ha dimezzato la flotta. «Il problema - spiega David Cartacci, segretario della Cgil Filt Roma Col - a monte è quello degli investimenti, a partire dal fondo nazionale trasporti. Ogni cittadino romano riceve come quota pro capite dallo Stato molto meno di uno di Milano: questo squilibrio deve essere sanato».

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I precedenti

Sono numerosi i precedenti di tram che escono dai binari creando non pochi disagi alla viabilità della Capitale. L’ultimo caso in ordine di tempo era avvenuto la notte del 30 maggio, verso l’una, a Porta Maggiore, quando una vettura in direzione Termini era uscita dalla sede dei binari subito dopo il sottopassaggio ferroviario e prima di arrivare al nodo di Porta Maggiore. Anche in quel caso, buona sorte ha voluto che non ci fossero feriti. E se ieri a San Lorenzo è bastata una mezz’ora di lavoro per rimettere in linea la vettura sviata, a Porta Maggiore gli operai impiegarono oltre due ore a riportare tutto alla normalità. E i danni ai binari furono così consistenti che, pochi giorni dopo, venne sospeso l’intero traffico tranviario della Capitale per permettere la sostituzione integrale di tutto il fascio di binari, sia direzione Termini che direzione Prenestina, proprio all’altezza del sottopasso ferroviario. Tralasciando l’incidente fra il suv di Ciro Immobile e un tram della linea 19 a Piazza delle Cinque Giornate con la vettura Atac deragliata a causa dell’impatto, andando indietro nel tempo altri sviamenti si sono verificati lo scorso anno, a fine luglio, in via Aldrovandi senza feriti, e a giugno, sempre in via Aldrovandi.

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