Aveva nascosto delle telecamere nelle stanze e nel bagno delle sue giovani inquiline. Accade a Milano, e la vicenda risale a marzo del 2020, quando un uomo di 64 anni è stato denunciato per aver violato la privacy di alcune ragazze. In particolare, l'uomo avrebbe filmato «a più riprese immagini di intimità» di almeno tre giovani, mentre altre due inquiline, nel marzo 2019, erano riuscite per caso a scoprire a loro volta l'esistenza di quelle telecamere e a denunciare.
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Il fatto
Tutto comincia quando una delle ragazze che viveva in affitto nell'appartamento di viale Fulvio Testi, come ha messo a verbale un'altra coinquilina russa, «ha iniziato a guardarsi intorno» mentre era in bagno, «scoprendo l'esistenza di una micro camera nascosta, installata dietro una pianta finta posizionata sul mobile vicino allo specchio».
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Le indagini
A quel punto gli inquirenti hanno interrogato il padrone di casa, accertandone la responsabilità: l'uomo è poi finito a processo con accusa di violazione della privacy. E oggi, si apprende, il 64enne ha patteggiato 1 anno e 4 mesi, con pena sospesa, per «interferenze illecite nella vita privata». Il patteggiamento è stato ratificato dal giudice Laura Cairati della prima penale di Milano. L'istanza è stata presentata dal difensore Andrea Benzi dopo il decreto di citazione diretta a giudizio firmato dal pm Isabella Samek Lodovici. Nel processo una delle ragazze si è costituita parte civile con l'avvocato Marco Ventura.
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