Un'altra forte scossa di terremoto è stata registrata oggi a Rovigo alle 17.29. Il sisma di magnitudo 4.2 è stato avvertito distintamente in tutta l'area della Pianura Padana, nei vicini comuni di Padova, Mantova, Verona, Ferrara e Bologna. L'epicentro, secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulacnologia (Ingv), fra Calto e Ceneselli (in provincia di Rovigo) mentre l'ipocentro è stato individuato a 10 km di profondità.
🔴🔴 [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4.2 ore 17:29 IT del 28-10-2023 a 2 km E Ceneselli (RO) Prof= 9.5 Km #INGV_36653951 https://t.co/7ZYu4WdDHD https://t.co/tdikoGx9xv
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 28, 2023
Secondo i Vigili de fuoco al momento la sala operativa di Rovigo non ha ricevuto nessuna richiesta di soccorso. Qualche telefonata solo di persone che hanno comunicato di aver sentito la scossa. «Le strutture della nostra Protezione Civile - dice il presidente del Veneto Luca Zaia - stanno effettuando una ricognizione per verificare le eventuali conseguenze della scossa di terremoto registrata poco fa nel rodigino.
«Al momento non abbiamo registrato particolari segnalazioni conclude - ma la verifica della situazione in tutti i territori interessati dal fenomeno sismico è ancora in corso. Ringrazio per questo tutti coloro che stanno lavorando alla verifica e la Protezione civile nazionale con cui sono stato da subito in contatto».
Bologna, nessuna anomalia per la torre Garisenda
Come già avvenuto tre giorni fa, la scossa di terremoto registrata a Rovigo, ma avvertita anche in Emilia, fino a Bologna, ha creato un supplemento di apprensione per la torre Garisenda, la più bassa e più pendente delle Due Torri simbolo della città, transennata in vista di un cantiere di consolidamento che è destinato a rivoluzionare la rete bolognese di trasporto pubblico. I tecnici del Comune hanno esaminato anche in questo caso, subito dopo le scosse, le indicazioni provenienti dai sensori collocati sulla torre. Non è stata rivelata nessuna anomalia di rilievo.
Il precedente del 2012
L'epicentro del terremoto odierno è situato pochi km nord dell’area della Pianura Padana interessata nel maggio-giugno del 2012 da una importante sequenza sismica che ha colpito principalmente le province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e la stessa provincia di Rovigo, causando 26 vittime, centinaia di feriti e danni gravissimi al patrimonio artistico, all’edilizia rurale e industriale, oltre che a quella di uso civile.