Zanzare, zecche e insetti: invasione per grandi piogge e afa. «Rischio patologie "tropicali"». Quali sono e come difendersi

La Società di medicina ambientale: invasione per il clima. Non camminare nell’erba alta, utilizzare sempre lo spray sulla pelle esposta

Zanzare, zecche e insetti: invasione per grandi piogge e afa. «Rischio patologie "tropicali"». Quali sono e come difendersi
di Maria Rita Montebelli
Martedì 20 Giugno 2023, 22:33 - Ultimo agg. 22 Giugno, 06:21
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Dopo le bombe d’acqua e le piogge monsoniche delle ultime settimane, l’estate è entrata a gamba tesa, con la prima vera ondata di caldo afoso dal Sahara che porterà in settimana il termometro sopra i 40° in molte Regioni.

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È già allerta, dunque, per le ondate di calore e soprattutto per l’afa. Fino a venerdì sono infatti previste temperature molto alte e tanta umidità. 

Invasione di zanzare, zecche e insetti

Questa tropicalizzazione del clima ha ricadute importanti per la salute umana, anche per le malattie trasmesse da zanzare, zecche e altri vettori. «Patologie che venivano considerate tropicali – commenta il professor Walter Ricciardi, Ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma - con questo cambiamento del clima italiano, diventano un serio rischio. Per ora si tratta di casi sporadici, ma è concreta la possibilità che diventino endemici, anche alle nostre latitudini. Insomma, di casa».


GLI UCCELLI
È il caso, ad esempio, della febbre del West Nile (i serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare del tipo Culex le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo) sono ormai endemiche in alcune zone d’Italia. Altre invece sono d’importazione, come il Chikungunya, la dengue o a malattia da Zika virus. 
A lanciare l’allarme è anche la Società italiana di medicina ambientale (Sima). «Il repentino innalzamento delle temperature in nel nostro Paese – spiega Alessandro Milani, presidente della Sima – giunge dopo giorni di intense piogge che hanno fatto crescere e sviluppare rapidamente la vegetazione anche in contesti urbani.

Così si sono create le condizioni ideali per il proliferare di insetti quali zanzare tigre, zecche e cavallette che vivono sia nella parte terminale di fronde di alberi o piante ricadenti, sia nell’erba incolta». 


Questi insetti, attraverso morsi e punture, possono diventare vettori di malattie virali o batteriche. Conoscere il pericolo è molto importante, anche perché per molte di queste malattie non esistono né vaccini, né terapie specifiche. E dunque, l’unica arma è la prevenzione, che consiste nell’adottare comportamenti volti ad evitare punture di insetto e il proliferare degli stessi. E dunque, no ai pic nic in aree incolte. Se si va per boschi o per prati, meglio indossare abiti di colore chiaro che coprano bene gambe e braccia, applicando uno spray anti-insetti sulle aree scoperte, anche ogni 3-4 ore. Con il caldo e il sudore può, infatti, inattivarsi. 


In casa, soggiornare in stanze dotate di aria condizionata e dotare le finestre di zanzariere. Bene anche il ricorso a spray o diffusori a corrente elettrica con piastrine base di piretro o piretrine, aerando bene gli ambienti prima di soggiornarvi. In caso di viaggio in aree a rischio, un’ulteriore protezione del riposo notturno può venire dalle zanzariere da letto, a maglia molto fitta, impregnate di insetticidi. Questi stessi insetticidi possono essere spruzzati anche su indumenti in fibre naturali come il cotone, se ci si reca in zone infestate da zecche. 


LA TESTA
Anche in Italia sono stati registrati casi di dengue e Chikungunya, trasmessi dalla zanzara tigre. La Chikungunya dà un quadro simil influenzale con febbre alta, brividi, mal di testa, nausea e vomito e dolori articolari imponenti (“Chikungunya” significa “ciò che piega” o che “contorce”, appunto dai dolori). 
La fase acuta si risolve spontaneamente in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere per mesi. Sintomi simili anche per la dengue, detta anche “febbre spacca-ossa”, per i gravi dolori che provoca. Anche in questo caso di tratta di una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzara (la Aedes aegypti, più che la tigre). La febbre si accompagna a cefalea, dolori agli occhi, ai muscoli e alle articolazioni, nausea e vomito ed eruzioni cutanee. 


I VEGETALI
È trasmessa, appunto, dalle zanzare Culex il virus della febbre del West Nile. A rischio tutte le zone con acque ferme e detriti vegetali. La prevenzione passa anche per la bonifica ambientale. A cominciare dal balcone di casa, dove vanno evitati ristagni d’acqua nei sottovasi delle piante. La malattia è quasi sempre asintomatica, ma in alcuni può dare febbre, nausea e vomito, cefalea, stanchezza, eruzioni cutanee e, in rari casi, gravi complicanze neurologiche. 


Attenzione infine alle zecche, che possono dare gravi encefaliti virali o malattia di Lyme (borreliosi). A distanza di qualche giorno, sulla cute morsa dalla zecca può comparire una chiazza rosso-nerastra. Possono insorgere sintomi influenzali (febbre, cefalea, forte stanchezza) e un interessamento del sistema nervoso centrale. Se non trattata (con antibiotici, è una malattia batterica), la Lyme può dare complicanze a carico del cuore, del sistema nervoso e delle articolazioni.
 

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