Uccise due mogli, cerca la terza in tv. «Sono vittima del destino» | Foto e video

Uccise due mogli, cerca la terza in tv. «Sono vittima del destino» | Foto e video
Giovedì 8 Maggio 2014, 15:19 - Ultimo agg. 15:21
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ANKARA - Da giorni sulle copertine dei periodici turchi il caso di un uomo condannato per due volte al carcere per l'omicidio delle sue due precedenti compagne, che si presentato a un programma televisivo per cuori solitari, in cerca di una nuova moglie.







Sefer Calinak, di 62 anni, ha partecipato alla trasmissione 'Ne Cikarsa Bahtina' (La fortuna del sorteggio) e ha lasciato senza parole la conduttrice e gli altri partecipanti quando ha raccontato di aver ucciso ben due compagne, precisando di essere ora «una persona onesta che cerca moglie». L'uomo ha raccontato in diretta la sua storia, spiegando di essere stato condannato per due volte al carcere, ma di essere stato liberato entrambe le volte prima della scadenza del termine grazie ad amnistie adottate dal governo.



La prima moglie era sua cugina, Fadime, sposata quando entrambi avevano 17 anni. Dopo alcuni mesi di serenità, Sefer cominciò a essere infastidito dalle frequenti visite nel loro villaggio di un conoscente di Fadime. «Ero geloso, così la uccisi», ha ammesso l'uomo. «Ho scontato la mia pena - ha aggiunto - ma sono stato rilasciato dopo quattro anni e sei mesi per un'amnistia, nonostante fossi stato condannato a 13 anni e nove mesi».



Uscito dal carcere sposò un'altra donna da cui ebbe due figli, ma la lasciò poco dopo per unirsi a una donna sposata, che gli prometteva di lasciare il marito per lui. Deluso dalla falsa promessa, la uccise «accidentalmente colpendola con un'ascia», come lui stesso ha raccontato. Tornato in carcere, ne è uscito poco dopo per un'altra amnistia. Dopo il racconto sorprendente, la conduttrice del programma gli ha chiesto di lasciare lo studio, ma lui si è rifiutato, definendosi una «vittima del destino». Le associazioni per la tutela dei telespettatori hanno fatto ricorso contro il programma, ma i produttori si sono difesi affermando che erano al corrente di un solo omicidio e che credevano che Sefer avesse scontato tutta la sua pena.















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