Guerra Israele, Biden: «Netanyahu sta facendo più male che bene. Invasione di Rafah a sud di Gaza è linea rossa»

Per gli americani l'alleato sta oltrepassando la linea rossa

Guerra Israele,Biden: «Sta facendo più male che bene. Invasione di Rafah a sud di Gaza è linea rossa»
Guerra Israele,Biden: «Sta facendo più male che bene. Invasione di Rafah a sud di Gaza è linea rossa»
Domenica 10 Marzo 2024, 19:37 - Ultimo agg. 23:10
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È una presa di distanza molto forte quella del presidente americano Joe Biden nei confronti dell'alleato israeliano Netanyahu. «Sta facendo più male che bene a Israele attraverso la sua condotta a Gaza», ha detto il presidente Usa in una intervista alla Msnbc  sottolineando che «deve, deve, deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse a causa delle azioni intraprese». 

Gli Usa pronti a costruire un porto temporaneo a Gaza

Il New York Magazine ha tracciato uno scenario in cui l'amministrazione Biden starebbe esplorando modi per far cadere il governo di estrema destra del premier israeliano. Nell'articolo viene citato tra gli altri un esperto israeliano, regolarmente consultato dagli americani per valutare la situazione: «Mi è stato chiesto da una persona seria dell'amministrazione che cosa potrebbe costringere al collasso la coalizione di Netanyahu». Nell'articolo, rilanciato da Times of Israel, viene citato un esperto Usa che spiega che la Casa Bianca capisce che «Netanyahu si è messo da solo nell'angolo: non ha spazio di manovra, ci sta rovinando.

La politica deve cambiare completamente e credo che il tempo a disposizione stia scadendo».

Biden contro Netanyahu, cosa ha detto

«Benjamin Netanyahu sta commettendo un «grande errore» non facendo abbastanza per proteggere i civili. E così «danneggia Israele più che aiutarlo». Insomma, Biden è stato molto chiaro su cosa pensa dell'offensiva lanciata dopo l'attacco di Hamas in Israele dello scorso 7 ottobre. «Ha il diritto di difendere Israele, di continuare a perseguire Hamas - ha detto - Ma deve, deve prestare maggiore attenzione alle vite degli innocenti che vengono perse a causa delle azioni intraprese. Dal mio punto di vista sta danneggiando Israele più che aiutarlo». «È contrario a ciò che Israele rappresenta - ha incalzato - E penso sia un grande errore».

«Invasione di Rafah è linea rossa»

«Non possiamo avere altri 30.000 palestinesi morti», ha affermato il presidente americano citando di fatto il bilancio delle vittime del ministero della Salute nella Striscia di Gaza che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. E per Biden, che considera comunque «fondamentale la difesa di Israele», l'invasione di Rafah, nel sud della Striscia, è una «linea rossa». Israele, ha detto, «deve permettere che a Gaza entrino più aiuti e che gli operatori umanitari non finiscano nel fuoco incrociato».

«Proteggere e salvare vite innocenti deve essere una priorità», ha rimarcato. Sabato il presidente americano ha anche detto di «voler vedere un cessate il fuoco, iniziando da un importante scambio di prigionieri, per un periodo di sei settimane». «Inizia il Ramadan - ha affermato - e dovremmo partire da questo cessate il fuoco».

La replica di Netanyahu: «La stragrande maggioranza di Israele è unita con me»

Il presidente Usa Joe Biden «si sbaglia», ha replicato Netanyahu in un'intervista a Politico in parte anticipata dai media israeliani. «Se intendeva dire che conduco una politica contro la maggioranza dell'opinione pubblica israeliana e ciò danneggia gli interessi di Israele, allora è sbagliato. Non è solo la mia politica privata, è della stragrande maggioranza degli israeliani», ha spiegato. Il premier ha inoltre ribadito l'opposizione a un controllo di Gaza da parte dell'Autorità nazionale palestinese. «L'ultima cosa che dovremmo fare - ha spiegato Netanyahu - è mettere a Gaza, a capo di Gaza, l'Autorità Palestinese che educa i suoi figli al terrorismo e paga per il terrorismo». «La maggior parte degli israeliani - ha continuato il premier - capisce che se non respingiamo completamente il tentativo di imporci uno Stato terrorista palestinese, si torna al massacro del 7 ottobre». «Quindi, il tentativo di dire che le mie politiche sono politiche private che non sono sostenute dalla maggior parte degli israeliani, è falso. La stragrande maggioranza è unita come mai prima d'ora. E capiscono - ha concluso - cosa è bene per Israele. Capiscono cosa è importante per Israele. E penso che abbiano ragione». 

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