Nel giorno dell'attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (la più grande in Europa), riesplode il tema Chernobyl. A confermare l'aumento dei livelli di radioattività nell'area e spiegarne le ragioni è Maurizio Martellini, fisico nucleare, professore all'Università dell'Insubria presso il Dipartimento di Scienza e alta tecnologia (Disat): «Nella zona cosiddetta di proibizione il suolo è ancora radioattivo, a macchia di leopardo. Con i movimenti che ci sono stati con la linea di avvicinamento a Kiev si è sollevato il pulviscolo radioattivo - spiega all'AdnKronos - per quello che concerne il reattore stesso, l'aumento della radiazione è perché la reazione nucleare non è finita».
Centrale nucleare di Zaporizhzhia attaccata, la notte del terrore: ecco cosa sappiamo
Preoccupazione Aiea
Il direttore generale dell'Aiea Rafael Mariano Grossi ha annunciato la sua disponibilità ad «andare il prima possibile a Chernobyl» per poter «condurre negoziati e fare accordi sul campo» nel modo «più efficace possibile». Nel corso di una conferenza stampa Grossi ha detto che a Chernobyl si possono condividere «elementi tra le parti». «Non si tratta di una iniziativa politica», ha aggiunto, ma il tentativo di «evitare che quello che è successo questa notte possa ripetersi».
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— JOE (@JOE_co_uk) March 4, 2022
Ucraina, la Russia ha attaccato la centrale nucleare di Zaporizhazhia
I pericoli dei colpi sulla cupola
Sparare sul dom, la cupola del reattore nucleare, significherebbe «ripetere Chernobyl.