Si apre un nuovo fronte giudiziario sulla morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020. Le figlie di Diego, Dalma e Gianinna, hanno presentato un esposto alla procura di San Isidro per chiedere un'indagine sull'avvocato Matias Morla, che era stato legale e rappresentante del padre e che tuttora gestisce il marchio Maradona (i diritti di immagine appartengono, invece, all'imprenditore italiano Stefano Ceci). Secondo Dalma e Gianinna, Morla avrebbe fuorviato le indagini, favorendo i responsabili della morte del Campione. Accuse tutte da dimostrare e contestate da Marcelo D'Alessandro, legale di Morla.
D'Alessandro ha dichiarato ai media argentini che Dalma e Gianinna Maradona hanno un solo obiettivo ed è quello di tornare in possesso di marchio e diritti di immagine del padre, che vennero ceduti nell'agosto 2020, tre mesi prima della morte, da Diego a Morla e Ceci con un atto notarile, anche questo contestato dalle due donne. «La loro è un'ossessione», ha detto D'Alessandro. Nell'esposto presentato presso la procura di San Isidro le figlie di Maradona e Claudia Villafane hanno chiesto ai magistrati la convocazione di Morla, che si è trasferito a Barcellona e avrebbe così evitato la notifica di alcuni atti giudiziari.
Intanto, Napoli si prepara a ricordare Maradona con due eventi. Lunedì 9 maggio, alle ore 15, a Palazzo San Giacomo Ceci consegnerà al sindaco Gaetano Manfredi una riproduzione in scala della statua di Diego che è stata installata nello spogliatoio dello stadio e ad Aurelio De Laurentiis quella del piede sinistro del Pibe.