Maradona morto tre anni fa: i magistrati convocano 189 testi per il processo

Otto rinviati a giudizio per omicidio con dolo eventuale, prima udienza nella seconda metà del 2024

Maradona con il dottor Luque, uno degli otto indagati per la sua morte, in una foto dopo l'operazione al cervello
Maradona con il dottor Luque, uno degli otto indagati per la sua morte, in una foto dopo l'operazione al cervello
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Domenica 26 Novembre 2023, 20:55
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Proprio nel giorno del terzo anniversario della morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020, arriva dall'Argentina la notizia che i magistrati che hanno indagato sul suo decesso, disponendo il rinvio a giudizio per otto tra medici e paramedici, hanno depositato l'elenco dei testimoni. Sono 189, secondo quanto ha pubblicato il quotidiano di Buenos Aires “Pagina12”. 

L'elenco è stato redatto dai magistrati che hanno indagato fin dal primo giorno sulla morte del Pibe, i pm della procura di San Isidro Patricio Ferrari e Cosme Iribarren. Figurano tra i testi la ex moglie di Maradona, Claudia Villafane; le loro figlie Dalma e Gianinna; le sorelle di Diego (Claudia Nora, Ana Estela, Elsa Lucia e Rita Mabel); il fratello Raul; le sue fidanzate Rocio Oliva e Veronica Ojeda; gli avvocati che si occupavano degli affari di Diego, Matias Morla e Victor Stinfale; l'ex assistente di Diego, Maxi Pomargo; il nipote del Campione, Jonathan Esposito; l'ex medico del campione, Alfredo Cahe. I magistrati hanno presentato 148 prove documentali su questo caso che appassiona l'opinione pubblica, in Argentina come a Napoli. I tempi del processo saranno lunghi. Secondo quanto riferiscono i media di Buenos Aires, la fase orale del procedimento non inizierà prima della seconda metà del 2024 e durerà almeno 4 mesi. 

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Gli otto indagati per la morte di Diego sono il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov, lo psicologo Carlos Angel Diaz, il medico coordinatore Nancy Edith Forlini, il coordinatore degli infermieri Mariano Ariel Perroni, l'infermiere Ricardo Omar Almiron, l'infermiera Dahiana Gisela Madrid e il medico Pedro Pablo Di Spagna. L'accusa è di omicidio con dolo eventuale, reato per il quale in Argentina è prevista una pena dagli 8 ai 25 anni.