Coronavirus: mascherine per aiutare i sordi, l'idea di Ashley fa il giro del mondo

Mascherine per aiutare i sordi, l'idea di Ashley fa il giro del mondo ma ha bisogno di fondi: l'appello su GoFoundMe
Mascherine per aiutare i sordi, l'idea di Ashley fa il giro del mondo ma ha bisogno di fondi: l'appello su GoFoundMe
di Silvia Natella
Sabato 4 Aprile 2020, 19:37 - Ultimo agg. 19:59
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Una mascherina per i sordi e ipoudenti. È l'idea di una studentessa del Kentucky, Stati Uniti, che in piena emergenza coronavirus ha pensato alle persone che per comunicare leggono il labiale e usano il linguaggio dei segni e delle espressioni facciali. Ashley Lawrence, questo il nome della giovane, sta cucendo insieme alla mamma mascherine che hanno una parte in plastica trasparente in corrispondenza della bocca.

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Apparentemente sono dispositivi di protezione come tanti altri, ma consentono di guardare le labbra di chi ci è davanti, rigorosamente ad almeno un metro di distanza. Mamma e figlia usano una macchina da cucire e poi spediscono le mascherine a tutti quelli che ne hanno bisogno in giro per gli Stati Uniti, al momento il Paese con il più alto numero di contagi. 

Ashley ha avuto l'idea mentre guardava sui social le protezioni 'fai da te' dei suoi amici. Non ha brevettato nulla di nuovo, ma ha riadattato modelli trovati su internet e si è messa alla macchina da cucire per sopperire alla carenza di questi oggetti con un'attenzione di riguardo ai non udenti. «Mascherine di questo tipo esistono già - spiega la 21enne sul web - sono fatte con il tessuto usato per le mascherine chirurgiche, ma proprio come le normali protezioni anche queste sono diventate difficili da trovare oggi».
 

«Ho modificato il modello per essere adattato a coloro che leggono le labbra o che, durante la comunicazione con la lingua dei segni, si affidano alle espressioni facciali per comprendere significati e intenzioni - continua Ashley - le espressioni facciali fanno parte della grammatica della lingua dei segni, come anche il labiale. Si perdono informazioni se non si può vedere il volto». Uno strumento utile anche per capire cosa dicono un medico, un infermiere o un farmacista. 

Per continuare a realizzarle, tuttavia, necessita di materiale. Finora ha fatto ricorso a lenzuola nuove e a un rotolo di plastica e ha aperto una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe per finanziare il progetto. Ashley chiede così aiuto al popolo del web per continuare. La campagna, che va dal 31 marzo al 2 aprile, ha raccolto oltre tremila dollari.

In meno di due giorni sono stati decine gli ordini ricevuti da oltre sei Stati, tra cui l'Italia. Il 28 marzo da un istituto per sordi di Messina è partita la richiesta, ora al vaglio del ministero dello Sviluppo Economico, di produrre dispositivi di protezione specifici per chi ha bisogno di leggere il movimento delle labbra.

 
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