Russia, lo strano caso
del ritorno ai feature phone

Russia, lo strano caso del ritorno ai feature phone
di Mattia Ronsisvalle
Martedì 2 Agosto 2022, 18:05 - Ultimo agg. 3 Agosto, 07:58
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Cresce il numero di feature phone venduti nel Paese russo: solo nel primo trimestre del 2022 le consegne sono aumentate del 43%. Gli esperti temono che il forte aumento della domanda sia influenzato soprattutto dal conflitto russo-ucraino.

Sembra un nuovo capitolo della saga «Ritorno al futuro» ma non è così.
La Russia scegli di tornare ad utilizzare i feature phone: cellulari che presentano funzionalità basilari, tasti fisici e nessuna connessione internet.

Nel primo trimestre di quest'anno, in Russia le consegne di cellulari vintage sono aumentate del 43% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e hanno raggiunto i 3,5 milioni di dispositivi, secondo un rapporto del centro analitico del Gruppo Gs. Allo stesso tempo, le importazioni di smartphone sono diminuite del 14%, a 6,8 milioni di unità.

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Il rapporto rileva che il numero di cellulari vintage importati nel primo trimestre è lo stesso del 2017, ma inferiore a quello del 2019 (4,2 milioni di dispositivi).
Il forte aumento delle importazioni di feature phone è stato provocato da una grande fornitura dell'allora nuovo marchio Inoi (un marchio russo che oltre ai telefoni a pulsante produce smartphone economici, tablet e cuffie wireless, ndr.). Nel primo trimestre di quest'anno, la maggior parte delle importazioni di cellulari  – circa due milioni di dispositivi - è stata fornita da tre marchi russi: il già citato Inoi, F+ e Bq.

Le possibili ragioni del ritorno ai feature phone

Il capo del centro analitico Gs Group Alexander Surkov spiega che: «I fattori di popolarità dei feature phone sono ancora rilevanti: semplicità e affidabilità, prezzo contenuto, batteria lunga e mancanza di accesso a internet».
Ma il ritorno ai cellulari vintage non si limita solo a quanto riportato dall’esperto.
Dopo l'inizio dell’«operazione militare speciale» in Ucraina, alcuni marchi stranieri di smartphone hanno sospeso la fornitura dei loro prodotti alla Russia: tra le aziende principali del mercato di smartphone, l’americana Apple e la sudcoreana Samsung.
Inoltre, a causa di problemi di logistica e prezzi, le spedizioni dei marchi cinesi Xiaomi, Huawei e Oppo si sono quasi dimezzate all'inizio di marzo. Alla fine del terzo mese del 2022, i rivenditori russi hanno previsto che disponibilità di dispositivi importati nel Paese sarebbe bastato per due o tre mesi.
Secondo il sito d’informazione russo Rbc sarebbe proprio questo il periodo in cui i cittadini russi hanno deciso di ritornare ai feature phone.
«Tradizionalmente, i cellulari più vintage sono utilizzati come dispositivi aggiuntivi per il lavoro, primi dispositivi per i bambini e per gli anziani o come alternativa al telefono di casa. Da sottolineare che è anche aumentato il numero di dipendenti nel settore dei servizi che necessitano di un dispositivo economico per la comunicazione», afferma un rappresentante di M.Video-Eldorado.

Tuttavia, in seguito il primo ministro della Russia Mikhail Mishustin ha consentito l'importazione parallela (importazione nel paese senza il consenso del titolare del diritto d'autore) di merci straniere richieste, incluso l'elenco del Ministero dell'industria e del commercio per telefoni, orologi e cuffie wireless, gadget e prodotti di elettronica forniti dalle aziende Samsung, Nokia, Sony, Siemens, HP, nonché stampanti e scanner dei marchi cinesi Huawei e Lenovo.

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