Shevchenko nominato consigliere di ​Zelensky: «Giusto aiutare la patria». Ecco cosa farà l'ex campione del Milan

L'annuncio con un decreto di nomina pubblicato sul sito web della presidenza ucraina

Shevchenko nominato consigliere di Zelensky: «Giusto aiutare la patria». Ecco cosa farà l'ex campione del Milan
Shevchenko nominato consigliere di ​Zelensky: «Giusto aiutare la patria». Ecco cosa farà l'ex campione del Milan
Mercoledì 27 Settembre 2023, 11:08 - Ultimo agg. 21:43
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La Patria chiama e Sheva risponde. Il campionissimo del Milan, Andrij Shevchenko, prima nel Chelsea e nella Dynamo Kiev, dal 2016 al 2021 allenatore della nazionale ucraina, non a caso insignito del titolo di “Eroe dell’Ucraina”, da ieri è per decreto presidenziale pubblicato sul sito della presidenza ucraina “consigliere del presidente Zelensky”. Sheva era ieri a Roma, sul green del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia per l’evento di avvicinamento alla Ryder Cup, ma la sua prestazione è subito passata in secondo piano quando gli è stato chiesto di commentare questa decisione di Zelensky di farlo consigliere, una scelta che probabilmente si inserisce anche in un clima di campagna elettorale presidenziale, visto che soprattutto gli Stati Uniti insistono perché si tengano le elezioni a dispetto della guerra. Su Zelensky, Sheva non risponde. Ma si schiera decisamente e per l’ennesima volta col suo Paese, in cui «la gente soffre tantissimo».

L'Ucraina annuncia il boicottaggio dopo la scelta della Uefa di riammettere le squadre russe

IMPEGNO

Di fatto, la nomina non stravolge il suo impegno. «Non penso – dice – che il mio ruolo sia poi tanto cambiato, è sempre stato quello di un consigliere free lance».

Un battitore libero, un patriota. «Ma adesso è un carico ancora più importante. Continuerò ad aiutare il mio Paese. E cercare di fare quello che già stavo facendo prima, cercare attraverso il calcio di fare eventi di beneficenza per aiutare il mio Paese, poi promuovere il mio Paese e far parlare di più dell’Ucraina. Sarò ancora più impegnato su questo finché dura la guerra, io devo cercare di essere d’aiuto e fare di tutto perché la gente soffra di meno». Insomma, Sheva ci mette la faccia e la fama. È un’icona del calcio mondiale, Pallone d’oro 2004 del Milan. È amato dai tifosi. Ieri ha risposto alla chiamata. Nel suo modo pacato e sorridente, è l’ambasciatore della tragedia di un Paese che anche attraverso i suoi volti più popolari prova a tener vivo il tema dell’invasione di un Paese sovrano, e il martirio dei civili sotto le bombe. Lo sport è un veicolo fondamentale. Anche per questo, Sheva si schiera con la Federcalcio ucraina (Uaf) e con quella britannica contro la decisione Uefa di riammettere alle competizioni le squadre under 17 russe. «Io appoggio la mia Federazione: finché dura la guerra, dobbiamo tenere questa linea per fare di tutto per fermare questa guerra. Il mio Paese – dice - sta soffrendo tantissimo, lo sapete. Io lavoro in questa direzione, per aiutare a parlare di più dell’Ucraina, e promuovere eventi benefici». Il mantra, aiutare il mio Paese. Domani sarà il giorno del compleanno per Sheva, 47 anni. «Devo tornare a casa dai miei bambini».

DISAPPUNTO

Intanto, la Uaf conferma il boicottaggio dell’Uefa sulla riammissione degli under 17 russi. «Condanniamo fermamente questa scelta. Insistiamo nel mantenere le precedenti decisioni Uefa e Fifa sul divieto di partecipazione di tutte le squadre russe a qualsiasi competizione internazionale di quelle organizzazioni». Come conseguenza, l’Ucraina non prenderà parte «ad alcuna competizione alla quale partecipino team russi. Siamo convinti che l’adozione di queste decisioni nel mezzo delle ostilità della Federazione Russa contro l’Ucraina sia infondata e tale da dare un segnale di tolleranza verso la politica aggressiva della Russia». Di qui il boicottaggio di Kiev. «Il mio futuro è nel pallone», conclude Sheva. La Ryder Cup è «un bellissimo evento» e la giornata anche. Ma la guerra preme, la sofferenza di un popolo nel quale Sheva si identifica. Come altri campioni in altre guerre. E come tutto lo sport ucraino, a suo modo in prima linea.

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