Coronavirus, il mea culpa del sindaco Sala: «Milano non si ferma? Forse ho sbagliato»

Coronavirus, il mea culpa del sindaco Sala: «Milano non si ferma? Forse ho sbagliato»
Coronavirus, il mea culpa del sindaco Sala: «Milano non si ferma? Forse ho sbagliato»
Martedì 24 Marzo 2020, 10:40 - Ultimo agg. 23:28
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Meno di un mese fa il sindaco di Milano Beppe Sala rilanciava sui suoi profili social il video «Milano non si ferma», che appare ora l'apoteosi dell'incoscienza, dopo migliaia di contagiati e migliaia di morti in tutta Italia, soprattutto in Lombardia. Ieri sul suo profilo Twitter e oggi in un'intervista a Repubblica, Sala fa marcia indietro, dopo le critiche ricevute proprio per quell'atteggiamento iniziale sul coronavirus, una pericolosa sottovalutazione.

«In quel momento, lo spirito di Milano mi sembrava quello. Anche la scienza non dava una interpretazione univoca della gravità della situazione. Se ho sbagliato allora, oggi sono qua, tutti i santi giorni, per fare la mia parte», le parole di Sala. Ora «bisogna organizzare la resistenza e pensare alla ricostruzione», aggiunge il primo cittadino milanese.

L'ultimo decreto del governo convince? «Prima di tutto - risponde Sala -, e lo dico anche a nome di molti altri sindaci lombardi che stanno cercando di interpretare dove una norma prevale sull'altra, è arrivato il momento di smetterla con i conflitti di ordinanze nazionali e regionali».
L'ordinanza lombarda, che ha norme più stringenti, e quella nazionale, spiega, «operano su due piani diversi. Il punto però non è chi stringe di più, non mettiamoci a fare questa gara».

La Lombardia ha sbagliato a fare da sola senza attendere Roma? «Penso che il presidente Fontana volesse più rapidità da parte del governo - afferma -. Ma adesso basta. Non ha senso questa pioggia di ordinanze. Mettetevi insieme, lavorate e noi comuni vi daremo una mano a elaborare e applicare le regole. I sindaci non sono nemici, ma non ne possiamo più di continue norme apparentemente non allineate». Alla domanda se secondo lui servano più chiusure, Sala risponde: «Più di così non so che cosa ci sia da fermare. A Milano, insieme ai costruttori, abbiamo deciso di bloccare anche i cantieri della nuova linea di metropolitana, la M4». 

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