Cuperlo: serve una ripartenza del governo con un Letta-bis

Gianni Cuperlo
Gianni Cuperlo
Domenica 9 Febbraio 2014, 16:02 - Ultimo agg. 16:11
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Servono un nuovo programma e nuovi ministri per una ripartenza di un governo che ha perso autorevolezza e prestigio, e se l'attuale presidente del Consiglio è nelle condizioni di andare avanti con maggiore coraggio e impegno, sarebbe la soluzione migliore»: lo ha detto oggi Gianni Cuperlo, leader della minoranza Pd, che, ospite di Lucia Annunziata a In mezz'ora, si è dichiarato favorevole a un Letta bis, bocciando invece rimpasti o mini-rimpasti.



Cuperlo: serve ripartenza con un Letta-bis. «La ripartenza deve coincidere con un nuovo governo» dice Cuperlo. Presieduto da Letta? «Per me sarebbe positivo - risponde Cuperlo - se l'attuale presidente del Consiglio fosse in grado di andare avanti con un nuovo impianto programmatico e con maggiore coraggio. Poi sarà il capo dello Stato a valutare con il presidente del consiglio se la ripartenza dovrà avvenire con un nuovo voto di fiducia, un nuovo programma e una nuova squadra, o se è necessaria l'apertura di una vera e propria crisi formale. L'importante è che il paese abbia un governo più solido. Letta ieri ha detto che andrà al Quirinale e che assumerà una iniziativa per sbloccare la situazione, mi auguro che l'obiettivo sia raggiunto ma è necessario fare i conti con i numeri e la realtà; molte cose sono cambiate da quando il governo è nato. Da tempo serve una ripartenza ma i numeri della legislatura dicono che non è più solo il governo del Pd». Cuperlo ha invece detto no alle elezioni anticipate che «sarebbero un errore grave».



«Nessun cecchinaggio, nessuna trappola contro la legge elettorale. Stiamo parlando della tenuta del nostro Paese e sentiamo un profondo senso di responsabilità»: così Cuperlo ha «rassicurato tutti» che sulla riforma elettorale nel segreto dell'urna il suo partito non farà giochi sporchi. «Noi abbiamo assoluto bisogno di approvare questa legge - ha detto - perché se fallissimo questo obiettivo a pagare un prezzo drammatico non sarebbe il Pd, ma la qualità della nostra democrazia. Nessuna trappola, quindi, tuttavia bisogna ragionare su alcuni miglioramenti della legge che non debbono mettere in discussione l'impianto. Però servono migliorie sulla rappresentanza delle donne e sulle liste bloccate».



Primarie obbligatorie. Su quest'ultimo punto Cuperlo ha proposto un emendamento sulle primarie obbligatorie: «FI dice no perché non sono ancora pronti? Possiamo prevedere una norma transitoria che indichi primarie facoltative nella prima tornata e obbligatorie dalla seconda in poi». Secondo Cuperlo, comunque, il cosiddetto Italicum per essere «applicabile» ha bisogno anche della riforma costituzionale legata al superamento del bicameralismo perfetto, «così come sottolineano i costituzionalisti i quali dicono che se si va al voto con una legge elettorale senza quella riforma il rischio è di avere una legge incostituzionale».
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