Piede diabetico, confronto sulle linee guida nazionali

Il congresso nazionale Piede Diabetico organizzato al Grand Hotel di Assisi

Piede diabetico, confronto sulle linee guida nazionali
Piede diabetico, confronto sulle linee guida nazionali
Mercoledì 19 Luglio 2023, 12:55 - Ultimo agg. 15:15
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Diagnosi certa, prevenzione, accesso alle cure del piede diabetico, complicanza del diabete mellito che in Italia registra ogni anno oltre 3000 amputazioni.

È la sfida lanciata a Perugia dal Congresso Nazionale Piede Diabetico organizzato al Grand Hotel di Assisi (Pg) dal Gruppo di Studio Intersocietario della Società Italiana di Diabetologia (SID) e dell’Associazione dei Medici Diabetologi (Amd).

Al centro del meeting di Assisi, la presentazione dei 30 items che costituiranno un punto di riferimento importante per le Linee guida italiane sulla terapia del piede diabetico, destinate a diventare legge nazionale: evidenze clinico-scientifiche approvate da ben 18 Società scientifiche italiane e, per la prima volta anche dall’Associazione di volontariato piede diabetico, realtà maggiormente rappresentativa di questa tipologia di pazienti.

«L’evento - sottolineano Cristiana Vermigli e Cesare Miranda, responsabili scientifici del meeting - rappresenta un importante momento di confronto tra le diverse competenze del cosiddetto Team Piede Diabetico che, in una logica di multidisciplinarietà e multidimensionalità, dovrebbe vedere coinvolti in rete un team di professionisti coordinati dal medico diabetologo, insieme all’infermiere, al podologo, al medico di medicina generale, al farmacista e a tutti gli specialisti di altre discipline (chirurgo vascolare, ortopedico, radiologo interventista, infettivologo, nefrologo, cardiologo, ecc.) coinvolti nella gestione integrata di questa grave complicanza del diabete mellito».

Un lavoro, questo illustrato ad Assisi, reso possibile grazie anche all’impegno di Ornella Ludovico, da sempre impegnata nella diagnosi e cura di questa complicanza del diabete mellito curandone, come nel caso di Assisi, anche gli aspetti divulgativi.

Per gli organizzatori, sarà fondamentale puntare sulla prevenzione, attraverso una corretta informazione, ma anche sulla sensibilizzazione e la conoscenza di questa patologia e, soprattutto, sull’accesso alle cure attraverso una rete di Centri e Strutture dedicati e la creazione di percorsi diagnostici-terapeutici condivisi tra le diverse competenze in campo.

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