Il chirurgo sopravvissuto al Covid presenta alla Vanvitelli i risultati della ricerca “Sinergy Covid”

L’intelligenza artificiale ci protegge da future pandemie

Docimo e Vaia
Docimo e Vaia
Venerdì 24 Novembre 2023, 12:46
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«Mentre combattevo con il Covid tra la vita e la morte nell’isolamento di un lettino di ospedale ho speso tutte le mie energie per pensare a cosa si potesse fare per affrontare future pandemie ed epidemie con strumenti di previsione dei rischi più incisivi per ogni singolo paziente».

Ludovico Docimo, direttore del Dipartimento Medico-Chirurgico ad Alta Specialità dell'Università “Luigi Vanvitelli” racconta così la genesi del progetto “Sinergy Covid” che ha messo l’intelligenza artificiale al servizio dello studio predittivo delle evoluzioni della malattia da Covid-19 anche come paradigma di altre malattie respiratorie.

I risultati del progetto sono stati presentati in anteprima nazionale stamane nel complesso alla Vanvitelli, alla presenza del direttore generale Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia.

Era fine Marzo 2020 quando il prof.

Docimo fu ricoverato d’urgenza presso l’Ospedale Cotugno di Napoli: “In quei dieci giorni di ricovero ho visto morire più di un paziente, ho temuto per la mia vita, ho pensato alla mia famiglia ma ho anche cercato di concentrarmi sulle mie esperienze medico-scientifiche da mettere al servizio di emergenze simili”.

Il progetto “Sinergy Covid” ha raccolto numerose informazioni dalle schede dei pazienti campani affetti da Covid-19 incrociando i dati clinico-anamnestici, i dati laboratoristici e le risultanze della diagnostica per immagini

Questo lavoro, che ha visto il contributo dei docenti dell’Università Vanvitelli  e dei medici dell’Ospedale Cotugno  ha permesso di sviluppare un CAD (un sistema informatico basato su reti neurali artificiali) in grado di agevolare la diagnosi e di fornire, già dalle prime fasi di ricovero, importanti informazioni sull’evoluzione della patologia con un'elevata precisione e accuratezza  e con una capacità di prevedere la dimissione del paziente compresa in un intervallo di 5-7 giorni, fino ad uno scettro di precisione di 2-3 giorni.

“In particolare, rivela Docimo,, abbiamo capito che il maggior contenuto informativo è contenuto nelle immagini radiologiche e in un sottoinsieme di informazioni cliniche.

Ad esempio l'assenza delle informazioni della TAC causa un degrado delle performance dell'intero sistema, mentre tra le informazioni cliniche e di anamnesi di maggiore importanza sono emerse quelle riguardanti il sesso (maschile), il valore di tempistica di formazione del coagulo, la presenza di pregressa BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva, la presenza di diabete di tipo 2, l’evoluzione dell’età (> 50 anni)

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Notizie e dati preziosi per affrontare future epidemie e future pandemie, ma anche normali emergenze di malattie respiratorie come le polmoniti, con più armi cliniche e predittive e con minori rischi di mortalità.

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