Una panchina rossa contro la violenza sulle donne alla Uil

Una panchina rossa contro la violenza sulle donne alla Uil
Venerdì 18 Novembre 2022, 14:56 - Ultimo agg. 15:39
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RIETI - Inaugurata una nuova panchina rossa contro la violenza sulle donne al centro servizi della Uil. All’inaugurazione anche il consigliere di Parità della Provincia di Rieti Anna Elisa Pace, oltre al presidente del centro antiviolenza di Rieti “Angelita”, Silena D’Angeli, il segretario provinciale della Uil, Alberto Paolucci, Laura Latini della segreteria confederale Uil Lazio con delega al mobbing e stalking, e l’assessore alle Politiche Sociali, Salute Pubblica e Pari Opportunità del Comune di Rieti, Giovanna Palomba.

«Un nuovo simbolo contro la violenza sulle donne – spiega Pace – abbiamo voluto fare un ulteriore passo in vista della Giornata Internazionale che si terrà il 25 novembre. Dobbiamo sensibilizzare tutte le donne ad avere il coraggio di denunciare». 

«Abbiamo tante difficolta quotidiane - ha detto Silena D’Angeli - ma facciamo in modo di arrivare alle persone, perché ci sentiamo un tramite e desideriamo aiutare chi ne ha bisogno”. “Ad oggi nel Lazio - ha aggiunto Laura Latini, segretaria regionale Uil - i femminicidi sono otto, 95 in tutta Italia. Siamo stanchi di questa triste conta. Le donne devono pretendere che nessun uomo le guardi più come se non valessimo nulla». 

«La violenza di genere - ha aggiunto Alessandra aMenelao, responsabile del dipartimento mobbing e stalking Uil - ha radici profonde: parte da un linguaggio sessista, dal controllo, passa poi per il ricatto morale, il disprezzo, le minacce, l’insulto per sfociare nell’aggressione.

In questo momento le donne denunciano con difficoltà per paura degli infiniti percorsi che si innescano e per il timore di perdere la genitorialità dei propri figli, ricordo che in Italia ad oggi ci sono stati dodici figlicidi».

E’ chiaro che serve formazione. Su questo tema ha insistito nel suo intervento la coordinatrice delle pari opportunità Uil, Sonia Ostrica. «Mi rivolgo agli uomini oggi presenti - ha detto - formazione significa comprendere il concetto di pari opportunità, vale a dire nella diversità tra uomo e donna fermo e saldo deve restare il concetto di uguali diritti e uguali opportunità». 

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