Roma, sulla Tuscolana la ciclabile riduce la carreggiata: «Qui si rischia la vita»

Roma, sulla Tuscolana la ciclabile riduce la carreggiata: «Qui si rischia la vita»
Roma, sulla Tuscolana la ciclabile riduce la carreggiata: «Qui si rischia la vita»
di Francesco Pacifico
Domenica 21 Giugno 2020, 10:25
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La bike lane - corsia non pista ciclabile - passa tra il marciapiedi e i parcheggi. Non ci sono cordoli di protezione, ma attraversa ottanta intersezioni come passi carrai, benzinai e fermate dell'autobus. Se non bastasse, per costruirla, il Comune ha anche inserito degli stalli per le strisce blu, dimezzando la carreggiata in un'arteria, famosa per il numero degli incidenti e per collegare i Castelli con Roma. Neppure è terminata e la ciclabile transitoria scatena le ire di chi abita in zona. I comitati dei residenti, consci della sua pericolosa, sono pronti a lanciare una petizione ma non escludono neppure un ricorso alla magistratura. I commercianti sono imbufaliti perché, a loro dire, crea solo traffico. Che - come si sa - non aiuta il commercio. Il Municipio, il V guidato dalla dissidente Monica Lozzi, è pronto sia a investire un milione di euro per sistemare il percorso sia a togliere i nuovi parcheggi. Un caos quindi, come il caos che rischia di crearsi sul versante che da Porta Furba va verso il Quadraro e San Giovanni, quando riapriranno le scuole.

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TUTTI SCONTENTI
La mobilità dolce è uno degli ultimi mantra della giunta Raggi per ridurre il numero di auto e l'inquinamento in circolazione. Tanto da lanciare un piano per costruire 150 chilometri di bike lane, di corsie ciclabile temporanee e non protette, delle quali soltanto una parte ha visto la luce. Una strada che anche il governo nazionale sembrava aver seguito nell'ultimo decreto rilancio, salvo poi rimangiarsi in parte l'emendamento che doveva incentivare gli spostamenti green. Ma sul versante della Tuscolana, l'esperimento sta scontentando un po' tutti: verso Porta Furba, all'altezza con la sede della Banca d'Italia, l'arteria inizia a vedere pericolosi restringimenti della carreggiata, mentre sulla salita del Quadraro, sul lato del Mandrione, i ciclisti si ritrovano a pedalare su un punto dove c'è scarsa visibilità.
Alessandro Luparelli del comitato Cinecittà Bene Comune è sconsolato: «Stiamo studiando il da farsi con le altre realtà del quartiere: potrebbe essere una petizione, ma non escludiamo anche di fare un esposto per ottenere dei cambiamenti del percorso, anche se a questo punto credo si possa fare poco, visto che i lavori sono già iniziati. Noi avevamo chiesto al Municipio di farla dal parco degli Acquedotti a Caracalla passando per l'Appia Antica. Ci hanno detto che non era possibile. Abbiamo poi suggerito di installarla al centro della carreggiata. Neanche questo è realizzabile. Così come è, è quasi inutilizzabile e pericolosa, passa vicino alle macchine parcheggiate, che se uno apre una portiera rischia di fare male a un ciclista». Non meno critico Roberto Ruvinetti, vicepresidente del comitato di quartiere Tuscolano Villa Fiorelli: «Non c'è stata alcuna discussione con il Comune, che pure vorremo avere. Ma quando la ciclabile passerà sotto il ponte della stazione, dove viaggeranno le auto e i camion?».

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Il comitato sta già raccogliendo «le firme da un avvocato per bloccare questo progetto di mobilità del Campidoglio, che tra le altre cose vuole creare come unico accesso a San Giovanni via La Spezia, trasformando la zona in una grandissima rotonda piena di sensi unici». Alzano la voce anche i commercianti. «Chi l'ha pensata - spiega Walter Giammaria, leader della Confesercenti capitolina - dovrebbe avere più a cuore le attività economiche. Si crea soltanto traffico ed è diventato impossibile parcheggiare». Accetta in parte le critiche la presidente del Municipio, Monica Lozzi: «Il progetto, compreso il percorso, era nostro, ma il Comune l'ha voluto realizzare come bike lane. E vista la situazione può anche andare bene. Noi investiremo un milione di euro per mettere la ciclabile in sicurezza, con un cordolo di 50 centimetri, perché ora è pericolosa. Ma quello che proprio non capisco è perché il Campidoglio ha voluto inserire anche dei parcheggi, che prima non c'erano tipo quelli davanti alla Banca d'Italia, e che noi appena potremo elimineremo».
 

 

 

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