Napoli, Manfredi e il caos al Vomero: «Subito la mappatura delle condotte, poi lavori di sostituzione»

La questione degli impianti di inizio '900 che adesso vanno interamente sostituiti

I danni al Vomero
I danni al Vomero
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Sabato 9 Marzo 2024, 23:00 - Ultimo agg. 11 Marzo, 07:30
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Al cantiere di via Morghen ieri mattina c’era un viavai di operai indaffarati a tentare di turare la falla della fognatura e a pensare un metodo per liberare dall’acqua quell’immensa voragine che da tre settimane offende il Vomero.

A Palazzo San Giacomo i tecnici si sono attivati per cercare una soluzione, al sindaco Gaetano Manfredi il compito di spiegare la posizione del Comune rispetto a un evento che sta mettendo in ginocchio il Vomero e che sta diventando la rappresentazione della difficoltà nella gestione delle emergenze.

Manfredi ha parlato della questione di via Morghen a margine dell’incontro sul turismo religioso che si è svolto nella basilica di Santa Restituta al Duomo: «Ha ceduto un by pass fognario che era stato realizzato temporaneamente dopo il primo cedimento. I tecnici della Abc sono immediatamente giunti sul posto per cercare una rapida soluzione e fare in modo che i lavori di ripristino non subiscano rallentamenti».

Sul tema delle gravi deficienze del sistema fognario cittadino, il sindaco ha ammesso che «quella della verifica dell’intera rete di fognature cittadine è una priorità per il Comune.

Prima bisognerà avere una mappatura completa con la segnalazione di tutte le criticità, poi in tempi stretti si dovrà intervenire per rimediare». Il problema, ha spiegato il primo cittadino è «che alcuni tratti della fognatura cittadina sono vetusti, hanno quasi cento anni e c’è la necessità di adeguarli».

Non è intervenuto sulla questione l’assessore Cosenza che martedì scorso, nel corso di un incontro con i residenti di via Morghen, aveva spiegato: «L’allaccio alla rete fognaria dello stabile di via Morghen (quella che ieri è collassata n.d.r.) è funzionante. Una volta ricevuto il certificato di eliminato pericolo il Comune è in grado di riattivare anche l’erogazione dell’acqua potabile in poche ore, consentendo ai residenti di fare ritorno nelle loro abitazioni».

 

«Ci sono momenti in cui si riceve il conto di quel che è stato fatto, o non fatto, in passato - aveva detto qualche giorno fa Sergio De Marco, direttore generale di Abc - la rete fognaria di Napoli avrebbe meritato delle cure che sono arrivate solo parzialmente, ma non ci spaventiamo e non vogliamo che si generi psicosi tra i cittadini».

Invece quella psicosi ormai è dilagante e i napoletani sono in ansia. «Non è mai bello sottolineare “io l’avevo detto”, però è così - Armando Coppola, ex consigliere comunale e presidente di municipalità ieri ha ricordato una sua antica proposta - avevo indicato soluzioni che avrebbero garantito un’attività di prevenzione a costo zero per le casse comunali come l’affidamento, a titolo gratuito, del sottosuolo della città ad associazioni di speleologi in modo tale che potessero nascere attività turistiche in cambio di monitoraggio e manutenzione. Avevo anche immaginato un database di tutti i lavori effettuati dai tantissimi enti che scavano le strade di Napoli, per avere contezza metodica di tutti gli interventi. Nessuna proposta, purtroppo, ha trovato seguito. Ed oggi la situazione è quella che vedete».

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Sul posto, ieri, è giunto con immediatezza il deputato Francesco Emilio Borrelli, esponente di Europa Verde, accompagnato dalla consigliera municipale Nelide Milano. Il deputato è stato affrontato a muso duro dai residenti che pretendevano da lui un aiuto immediato e un controllo migliore del territorio. Pochi momenti di tensione, con un confrotno solo verbale, ma severo, nel corso del quale Borrelli ha tentato di chiarire che le responsabilità sono dell’amministrazione locale, facendo notare l’assenza di rappresentanti della giunta comunale: «Purtroppo stiamo assistendo a un disastro annunciato – ha dichiarato in seguito il deputato Borrelli – frutto di anni di inaccettabile superficialità nella gestione del sottosuolo. Prima di tutto va garantita la massima assistenza ai cittadini che non possono essere abbandonati a loro stessi di fronte a questo problema. Bisogna procedere al più presto a una verifica puntuale dell’intero sottosuolo collinare e della rete idrica, per arrivare alle cause dei continui allagamenti dell’intera zona che stanno causando disagi pesanti a famiglie e commercianti».

Anche dal centrodestra sono piovute critiche. «Le strade di Napoli, ancora una volta, sommerse dal fango per una chiara ed evidente responsabilità oggettiva di chi sta amministrando: manca un censimento serio dei sottoservizi, manca un controllo di allacci abusivi, manca una manutenzione di impianti fognari, manca una pulizia delle caditoie degna di una grande città a livello mondiale», ha denunciato in una nota il senatore campano della Lega, Gianluca Cantalamessa.

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