4
Mele marce con il tassametro
Le mele marce sono una categoria trasversale, la loro geografia è orizzontale, furbetti e furbastri si annidano in tutti i settori. Ma isolare quelli che albergano nella categoria dei tassisti, in una città che vorrebbe candidarsi a capitale del turismo internazionale, è un imperativo al quale non possiamo più sottrarci. Lo ha (finalmente) compreso l'amministrazione, che di fronte alla valanga di denunce, accuse, contestazioni ha deciso di intervenire, con maggiori e più severi controlli, per individuare e stanare «le poche mele marce che infangano una categoria in larga parte sana».
9
Arrestate papà, picchia mamma
Papà picchia mamma, arrestatelo.
5
Gli opportunisti fottuti
Nel «Sol dell'Avvenire», l'ultimo film di Nanni Moretti, il protagonista (lo stesso Moretti) incontra i dirigenti di Netflix che gli bocciano la sceneggiatura per motivi di ritmo: «Manca il momento What the fuck». La scena dev'essere rimasta particolarmente impressa al governatore De Luca, che lunedì scorso, prendendo di mira (per l'ennesima volta) i dirigenti del suo stesso partito, il Pd, li ha accusati di essere «una banda di opportunisti fottuti». Eccolo, il momento What the fuck. Applausi da Netflix.
4
Il (brutto) gioco del campanile
Parole più sobrie, ma altrettanto incisive, ha pronunciato De Luca nel commentare l'annullamento della presentazione a Salerno del libro di Gaetano Quagliariello «Scusa papà ma tifo Napoli», prevista per giovedì e poi cancellata dopo le polemiche sollevate da un consigliere comunale d'opposizione, il quale aveva bollato come «assolutamente inopportuna e provocatoria» la presenza a Salerno, in qualità di autore, dell'ex ministro e (mite) presidente del Club Napoli Parlamento. «Un atto di cafoneria indegno di un paese civile», ha tagliato corto De Luca. Ben detto. E bene ha fatto il sindaco di Salerno (che, per inciso, si chiama Napoli) a uscire finalmente dal mutismo e definire «impropria» la sortita del consigliere di cui sopra. Il tanfo, inconfondibile, della corrida di solito ne nasconde un altro, ben più pesante: quello dell'intolleranza. E comunque «impropria» è un gentile eufemismo: diceva Honoré De Balzac che l'ignoranza, intesa come mancanza di ragionamento, è la madre di tutti i crimini. E domani, a chi toccherà? Chi buttiamo giù dal Campanile?