«Nel giorno in cui si ricorda la legge 194 a distanza di 45 anni dalla sua approvazione, è importante mandare un messaggio forte e chiaro: quella legge riguarda i diritti fondamentali delle donne e va difesa da tanti attacchi che le vengono mossi»: così la senatrice del M5S, Anna Bilotti.
«È di pochi giorni fa la notizia della proposta di legge di iniziativa popolare, presentata dall'associazione Pro vita, in base alla quale i medici dovrebbero far vedere il feto alla donna intenzionata ad abortire e farle anche ascoltare il battito cardiaco - spiega Bilotti - C'è da restare attoniti per la cattiveria con cui pensa di proporre simili barbarie. Oltre che difesa, la legge 194 deve essere accompagnata nel concreto: è necessario superare tutti gli ostacoli che oggi trovano molte donne per l'accesso all'aborto sicuro. Sotto questo aspetto non è rassicurante la postura assunta dal governo, in particolare dalla ministra Roccella che fino a ieri sera contrapponeva in maniera assurda l'aborto e la natalità, facendo finta di non sapere che i due temi sono del tutto slegati. In Italia non si fanno figli a causa della precarietà e dell'impoverimento crescente che questo governo sta alimentando, non si cerchino alibi offendendo la dignità delle donne».