Amalfi piange Cobalto
il «nonno del limoncello» doc

Amalfi piange Cobalto il «nonno del limoncello» doc
di Lara Adinolfi
Lunedì 24 Maggio 2021, 06:15 - Ultimo agg. 25 Maggio, 09:40
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Il profumo intenso dei limoni della Costa d’Amalfi è stato la colonna sonora olfattiva della sua esistenza. A quella fragranza mediterranea dalle note fresche ed agrumate che si trasformava in aroma soave e gradevole divenendo un liquore dal colore del sole, aveva dedicato la sua vita, spentasi a 94 anni. I funerali, oggi alle 9.30, nella Cattedrale di Sant’Andrea. Vittorio Cobalto, conosciuto da tutti ad Amalfi come il «nonno del limoncello», era un pezzo di storia del borgo marinaro. Discendente da una famiglia numerosa, era penultimo di nove figli. Suo padre Silvio era stato un pittore di pregio particolarmente apprezzato in costiera amalfitana. Seguendo le sue orme, Vittorio si era appassionato all’arte ed alla ricerca della bellezza. Ancora oggi non è raro ritrovare una delle opere firmate da Cobalto girovagando tra gli alberghi della costiera. Uomo d’altri tempi, dedito alla famiglia ed al lavoro, Vittorio adorava il calcio. Era infatti un grandissimo tifoso del Napoli. Ma non solo. La sua fede calcistica lo legava anche alla squadra della sua città: l’AC Amalfi. È stato per tanti anni maître dell’hotel Riviera ed ha sostenuto i suoi figli nella produzione del limoncello Antichi Sapori Amalfi e di altri prodotti liquorosi e a freddo. Ha supportato i figli in quella che, dal 1989, è stata l’antesignana nella produzione e nella vendita del tipico rosolio di Amalfi. L’azienda, oggi alla terza generazione, è stata la prima a produrre il limoncello di Amalfi e dispone dell’unica fabbrica di produzione e vendita nel pieno centro della cittadina. Di generazione in generazione, il limoncello di Vittorio, rigorosamente artigianale, veniva realizzato con limone sfusato amalfitano, acquistato direttamente dai contadini d’Amalfi e dintorni, attraverso il metodo casalingo che si tramanda ancora oggi. Passeggiando per il centro non era raro vedere Vittorio nel suo negozio a pochi passi dalle scale del Duomo. Molti scatti, ormai in parte sbiaditi dal tempo, lo ritraggono insieme alla moglie Enza, sulle riviste amalfitane, come un vero e proprio emblema del celebre prodotto. Vittorio ed Enza si erano tanto amati. Ed ora lui potrà incontrarla di nuovo in paradiso. «Quanto ti piaceva dire che mi chiamo Enza come la nonna - sottolinea Enza Cobalto, la nipote di Vittorio ed assessore alla cultura del comune di Amalfi - e che poi ho incontrato un Vittorio come te. Enza e Vittorio. Lo dicevi sempre con un sorriso grande, grande. Mi riempiva il cuore quel sorriso. Era un po’ anche il sorriso del mio papà. Ciao nonno mio». Tanti i ricordi anche sui social. «Caro nonno - scrive Adriana - sei stato un pilone della nostra famiglia». «Ci lascia una persona buona - conclude Salvatore - Un grande lavoratore, marito, papà e nonno esemplare. Un esempio per la mia generazione». 

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