Bollette, la denuncia dell'imprenditore:
«Sette giorni di lavoro 258mila euro di gas»

Bollette, la denuncia dell'imprenditore: «Sette giorni di lavoro 258mila euro di gas»
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 24 Agosto 2022, 14:03 - Ultimo agg. 25 Agosto, 08:05
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Dopo la denuncia di Francesco Franzese, manager de La Fiammante, azienda conserviera di Buccino, che ha pubblicato sui social la bolletta di un milione per il solo luglio, fioccano le proteste di chi, come lui, tira le somme della stagione conserviera lunga 45 giorni, quelli dell'estate. Si tratta di Pasquale D'Acunzi, titolare dell’azienda F.lli D’Acunzi di Nocera Superiore, il cui grido d'allarme è stato ripreso da più quotidiani, locali e nazionali. 

«Il problema diversamente dagli anni addietro - dice - è un aumento dei costi generalizzato. È aumentato il contenitore vuoto, un aumento del 60- 65% rispetto allo scorso anno. È aumentato il trasporto sia del prodotto finito che fresco, perché è salito il prezzo del gasolio. Sono aumentati i costi dei cartoni, etichette, plastica, vetro: tutto quello che serve per realizzare il nostro prodotto». Ma ad aggravare la situazione è l’aumento del costo dell’energia. «Principalmente - chiosa l'imprenditore - del gas metano. L’energia ha avuto un aumento pari al doppio. Così come il gas metano. Ho da poco ricevuto la bolletta che riguardava i pochi giorni di lavoro di luglio e abbiamo già dovuto registrare un aumento del 354%. Lo scorso anno per lo stesso periodo, ovvero poco più di una settimana di lavoro a luglio, ho pagato 65 mila euro. Quest’anno, con lo stesso numero di giorni lavorativi, la bolletta è arrivata a 258 mila euro. Tutti parlano degli aumenti, ma nessuno dice che ricadranno sul consumatore finale». 

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L’imprenditore aggiunge, inoltre, che il prodotto «parte già da un prezzo povero, quindi non ci sarà una forte incidenza sul consumatore in termini assoluti.

Converrà sempre consumare pomodoro per mangiare, però per noi è impossibile vendere senza considerare questi aumenti che stiamo subendo». D'Acunzi spiega che non si inciderà sui consumatori, provando a gestire gli aumenti da applicare, salvo quelli obbligatori. «Mentre paghiamo questi aumenti - conclude - come è possibile che chi fornisce il gas, in questi primi sei mesi del 2022 ha avuto utili, che sono la risultante tra i costi e i ricavi, pari al 600%. Credo che siamo arrivati al punto in cui le autority presenti in Italia iniziano ad intervenire e ad indagare su questi aumenti di luce e gas. Capisco gli aumenti, ma non a questi livelli. Molte aziende rischiano di fermarsi per le troppe spese. Ho fatto una proiezione, se lavoro come lo scorso anno quando ho pagato a finale oltre 500mila euro di gas, quest’anno rischio di pagare con questa percentuale circa due milioni di euro, una cifra insostenibile».

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