Il giallo di Capaccio Paestum, il medico legale: «Donna morta da circa un mese»

Sulle cause del decesso, la Procura di Salerno non esclude nessuna pista: dai primi riscontri, eseguiti nell’immediatezza del macabro ritrovamento, non sono emersi segni tangibili di violenza

L'alloggio dov'è stato trovato il corpo
L'alloggio dov'è stato trovato il corpo
di Antonio Vuolo
Martedì 14 Novembre 2023, 07:00
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Risalirebbe a circa un mese fa il decesso della donna rinvenuta cadavere, venerdì mattina, all’interno di un villaggio turistico in località Torre di Mare, sul litorale di Capaccio Paestum. Questa è l’iniziale conclusione dell’autopsia, eseguita sabato mattina all’obitorio dell’ospedale di Battipaglia, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno. Bisognerà, però, attendere l’esito dei rilievi istologici perconfermare l’identità della donna e per chiarire se la morte sia stata provocata da causa violenta o se sia sopraggiunta in modo naturale. Tutto lascia presupporre, in ogni caso, che si tratti di una 57enne originaria del napoletano, alla luce del ritrovamento di un documento d’identità all’interno di una borsa.

Tuttavia, l’avanzato stato di decomposizione in cui è stato trovato il corpo ha reso necessari ulteriori approfondimenti scientifici per identificare con esattezza la donna. Sulle cause del decesso, la Procura di Salerno non esclude nessuna pista. Dai primi riscontri, eseguiti nell’immediatezza del macabro ritrovamento, non sono emersi segni tangibili di violenza ma gli investigatori attendono l’esito dei rilievi istologici per avere il quadro chiaro dell’intera vicenda che tiene ormai in apprensione dai diversi giorni la Città dei Templi. Intanto, dopo i rilievi dei carabinieri della Compagnia di Agropoli e del Sis di Salerno, l’indagine è stata delegata al Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Salerno. Resta ampio il campo delle ipotesi, con i militari che non escludono la pista dell’omicidio.

La donna, infatti, non era sola in casa, visto il ritrovamento in cucina di più piatti e bicchieri sporchi. Ma non si esclude l’ipotesi di un decesso per overdose di stupefacenti o morte naturale. Il cadavere resta sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria. Numerosi i lati oscuri dell’intera vicenda. Nessuno si è accorto della presenza della donna all’interno di uno degli appartamenti di via Urano? Da quanto tempo era all’interno della struttura? I titolari erano al corrente della presenza della donna o quest’ultima vi si era introdotta abusivamente? Sono solo alcuni degli interrogativi ai quali gli investigatori stanno provando a dare una risposta.

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La macabra scoperta è avvenuta venerdì scorso quando una delle proprietarie, insospettita dall’odore nauseabondo proveniente da un alloggio, ha trovato in una camera da letto il cadavere supino sul letto. A quel punto, sono stati allertati i carabinieri ed è iniziato il giallo di Capaccio Paestum.

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