Pedaggi autostradali aumentati, da Cava de' Tirreni parte l'appello ai sindaci

«Aumenti che rischiano di ingolfare e danneggiare le strade comunali con impatti negativi sulla salute»

L'autostrada
L'autostrada
di Valentino Di Domenico
Domenica 21 Gennaio 2024, 07:00
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Il recente aumento del pedaggio autostradale tra Salerno e Napoli ha mandato su tutte le furie cittadini e forze politiche. Cava de’ Tirreni, infatti, è uno dei centri più penalizzati. L’aumento delle tariffe è scattato lo scorso 18 gennaio ed è passata da 2,10 a 2,30 euro per le autovetture e i motocicli. In sostanza, per spostarsi in autostrada tra Cava de’ Tirreni e le vicine Salerno o Nocera, il costo è di 2 euro e 30 ma soltanto nel caso in cui si proceda al pagamento al casello. Questo perché il tratto autostradale, da Napoli a Salerno, è un tratto cosiddetto a “sistema aperto”, ossia non tiene conto dei chilometri percorsi per determinare la tariffa ma prevede un costo forfettario che è il medesimo indipendentemente dalle distanze coperte. Il discorso cambia se si è in possesso di un servizio di telepedaggio: in quel caso non ci sono stati aumenti. 

Sulla vicenda è intervenuto il coordinamento civico Cava Sia - Finalmente Cava che ha chiesto ai sindaci del territorio, ed in particolar modo al primo cittadino metelliano Vincenzo Servalli, di agire contro la misura. «Questo aumento influisce negativamente sui costi di trasporto e sull’ambiente a Cava de’Tirreni e nelle aree circostanti. In particolare, l’aumento forfettario del pedaggio, applicato a chi non usa il telepedaggio, è discriminatorio e potrebbe violare i diritti fondamentali delle comunità locali, specialmente in termini di salute - spiegano dal coordinamento dei movimenti capeggiati da Eugenio Canora, Domenico Campeglia, Massimo Mariconda e Antonio Palumbo - questo incremento scoraggerà l’uso dell’autostrada, specialmente per chi viaggia verso Nocera, Pompei, Scafati e altri, aumentando così il traffico sulle strade comunali determinando un aumento dei costi di manutenzione stradale e un peggioramento della qualità ambientale, a causa degli elevati flussi veicolari». Da qui l’appello ai sindaci.

«Servalli e i sindaci dei Comuni vicini hanno il dovere di agire, dovrebbero esprimere le loro preoccupazioni ai concessionari e ai ministeri competenti, richiedendo una tariffazione chilometrica equa per tutti gli utenti. Inoltre, dovrebbero chiedere forme di compensazione per i danni causati dai maggiori flussi veicolari sulle strade locali e sulla qualità ambientale».

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Da palazzo di città fanno sapere che sull’aumento delle tariffe l’amministrazione comunale non può incidere sulle scelte operate dal Governo e dalla società concessionaria ma sarà garantito il massimo impegno per quanto riguarda l’annoso problema dei pannelli fonoassorbenti in favore delle abitazioni che insistono lungo il tratto autostradale che attraversa il centro cittadino.
 

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