A Roma sono stati avvistati mentre addirittura passeggiavano in branco, attenti ad attraversare la strada e a schivare auto e mezzi a due ruote. A Salerno non sono una novità nei rioni collinari, tra Casa Manzo e Giovi. E qualche capatina l'hanno fatta pure a Sant'Eustachio. Ma un cinghiale nel parco del Mercatello in pieno giorno è una novità. O, meglio, non lo è del tutto. Perché ormai da mesi l'animale gironzolava tranquillo all'interno del parco, abbastanza selvaggio perché chiuso da qualche tempo e, soprattutto, privo della fastidiosa presenza di esseri umani. La novità è che il cinghiale nel parco ci è tornato anche ora che, almeno parzialmente, è stato riaperto. Così, ieri mattina, mentre faceva la sua corsa quotidiana, un runner ha avvistato l'animale aggirarsi sul prato. E lo ha filmato, facendo diventare virale il suo filmato e scatenando la caccia alla povera bestia.
L'assessore all'Ambiente, Massimiliano Natella, ha allertato l'Asl e due associazioni di cacciatori nel tentativo di catturarla e riportarla nel suo habitat naturale.
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Il cinghiale, infatti, sarebbe arrivato nel parco seguendo il corso del torrente Mariconda, che nasce a Giovi e, prima di finire nel mare, attraversa il parco del Mercatello. Ma il mare, evidentemente, non piace all'animale, che tempo fa si era spinto fino alla spiaggia facendo poi marcia indietro. È chiaro che il cinghiale preferisce il parco. Con o senza umani. Cosa succederà ora? «Non è detto che si riesca a catturarlo in un solo tentativo - precisa l'assessore all'Ambiente - perché potrebbe non essere nel parco o non uscire allo scoperto. Non vorrei però che si scatenasse un allarmismo: non è pericoloso». E aggiunge: «Stiamo cercando di organizzare un'azione incisiva, di sera. Ovviamente voglio precisare che non si va a sparare il cinghiale nel parco. L'animale viene attirato con una tecnica particolare, messo in gabbia e riportato nella sua area». Il problema, però, è che ormai conosce la strada e non è detto che, seguendo il corso d'acqua, torni di nuovo a valle.
Gli avvistamenti di cinghiali, a Salerno, non sono una novità. «Nella zona collinare sono pressoché quotidiani. È un problema ormai dell'Italia, Roma inclusa», racconta Natella. E aggiunge: «In passato abbiamo combattuto per mesi a Casa Manzo. Lì, sempre con l'aiuto di un'associazione di cacciatori, abbiamo fatto un'azione di sensibilizzazione dei residenti, perché il problema è l'immondizia». In quella zona gli animali andavano ad aggredire i carrellati in cerca di cibo. Tanto che alcuni condomini hanno poi realizzato delle gabbie per i carrellati, proprio per evitare agli animali di avvicinarsi. In ogni caso, ritrovarsi un cinghiale per strada non è inconsueto, specie a ridosso delle due aree di caccia della città riconosciute dalla Regione Campania e affidate a due associazioni di cacciatori, l'area del Monte Stella e quella di Giovi Montena. Non è raro che i cinghiali escano dalle aree e arrivino nelle zone urbane limitrofe, da Rufoli a Ogliara, da Giovi Montena a Sant'Eustachio.