Cioffi attacca: «Agosto senza umiltà, doveva ritirarsi»

Il senatore del Movimento Cinque Stelle Andrea Cioffi
Il senatore del Movimento Cinque Stelle Andrea Cioffi
di Giovanna Di Giorgio
- Ultimo agg. 6 Marzo, 11:00
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«Agosto doveva fare un passo indietro e non lo ha fatto; coloro che avevano ritirato la candidatura dovevano farlo in avanti, e non lo hanno fatto. Non c’è stata umiltà». È amareggiato, Andrea Cioffi. Anzi, «demoralizzato». Il senatore grillino che, cinque anni fa, sfidò Vincenzo De Luca nella corsa a palazzo di città quando le percentuali del M5S superavano di poco l’unità, ha cercato in tutti i modi, fino all’assemblea di venerdì sera, di ricompattare il gruppo. Invano. «La frattura è profonda», ammette. A causa di «personalismi, egoismi» e di mancanza di «saggezza politica».

Senatore, partiamo da un dato: al momento la lista del M5S non c’è più.
«Al momento la situazione è impantanata».
Più di venti persone elette a novembre si sono ritirate, e tanti tra i rimanenti nella lista dei cinquantasette candidabili hanno scelto di non dare la disponibilità alla candidatura.
«Sì, infatti: credo proprio che i numeri non ci siano più».
Però c’è un candidato sindaco, al momento di fatto legittimato dal voto del 7 febbraio, che non vuole tirarsi indietro. Anzi, sostiene che ha il dovere di fare la lista…
«Ci sono state delle votazioni, ma chiunque sia legittimato dal voto non può comunque proseguire se coloro che devono fare squadra con lui non sono più con lui. Allora, se l’obiettivo era ed è quello di fare una squadra e contrastare il potere dominate in città da più di venti anni, la saggezza politica avrebbe imposto e imporrebbe di rimettere il tutto all’assemblea. Ma questo sia da parte del candidato sindaco sia da parte di coloro che si sono ritirarti. Cioè bisognava e bisognerebbe azzerare tutto. Azzerare e provare a ripartire».
Invece, nel corso dell’ultima assemblea, le due posizioni si sono estremizzate: da un lato i ventidue dimissionari che non intendono tornare in lista; dall’altro c’è il candidato sindaco che continua a voler presentare una lista, anche andando a pescare persone al di fuori degli eletti…
«Ma questa cosa non si può fare».
Oreste Agosto, però, ha provato a farla nel corso dell’ultimo incontro…
«Non c’è stata saggezza. Chi doveva avere saggezza non l’ha avuta. Non si possono andare a pescare candidati al di fuori degli eletti se prima l’assemblea non dà l’ok. Venerdì si è consumata una frattura abbastanza profonda, per non dire definitiva».
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