Coca ed eroina in undici piazze: «248 anni per la gang Romano»

La banda movimentava in un anno - secondo le accuse - acquisti di cocaina per un milione di euro

Coca ed eroina in undici piazze: «248 anni per la gang Romano»
Coca ed eroina in undici piazze: «248 anni per la gang Romano»
di Angela Trocini
Sabato 7 Ottobre 2023, 09:40 - Ultimo agg. 13:19
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Avevano organizzato tra Salerno e provincia dieci piazze di spaccio, più un'undicesima a Potenza, movimentando in un anno - secondo le accuse - acquisti di cocaina per un milione di euro.

Ma l'attività di spaccio riguardava anche eroina e hashish oltre che crack. Ieri, davanti al gup Valeria Campanile del Tribunale di Salerno, il pm Elena Guarino ha chiesto la condanna per complessivi 248 anni e 6 mesi di carcere nei confronti dei 18 imputati che hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato.

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Per Aniello Romano, ritenuto l'organizzatore dell'ampio giro di spaccio, sono stati chiesti 18 anni di reclusione così come per Ciro Gaeta e Giuseppe Concilio ritenuti i «sovrintendenti» che, seguendo le indicazioni di Romano (fisicamente impedito perché ai domiciliari), prima l'uno e poi l'altro si sarebbero occupati della suddivisione degli stupefacenti ai gestori delle varie piazze e del recupero dei crediti riferendo al Romano la situazione contabile. Secondo le accuse, Ciro Romano, alias «chiacchiell», gestiva una piazza a Mariconda (la richiesta per lui è di 14 anni); Marco Ferraiolo una nel rione Sant'Eustachio (12 anni la richiesta del pm); Vincenzo Campanile, detto «'o palestrat», nella zona Fratte Vestuti, e per il quale sono stati chiesti 14 anni di carcere così come per Raffaele Barbarulo (Lello) a Mercatello; Giuseppe Ottati, «pipino», a Pastena (la richiesta è di 12 anni di carcere); Andrea Giordano nella zona Fuorni San Leonardo, per il quale sono stati chiesti 14 anni di reclusione; per Antonio Noschese, alias «pupatell» e che gestiva una piazza di spaccio a Matierno, il pm ha chiesto 12 anni così come per Francesco Cataldo con la piazza di spaccio a Giffoni Valle Piana; Antonio Musto (Antonello) ne gestiva una ad Agropoli (la richiesta per lui è di 14 anni) mentre a Baronissi c'era Roberto Ivan Sabatino e Vincenzo Ventura a San Mango Piemonte per i quali sono stati chiesti 12 anni di reclusione ciascuno.

Secondo le accuse tutti si sarebbero creati piccole piazze di spaccio per soddisfare le richieste dei vari acquirenti mentre - come ricostruito dalla Dda - Giuseppe D'Auria e Adelaide Notari sarebbero stati gli stabili canali di rifornimento delle partite di sostanze stupefacenti acquistate (il pm ha chiesto rispettivamente 14 e 12 anni di carcere).

E, ancora Antonio Caramico per il quale sono stati chiesti 14 anni e 6 mesi di reclusione mentre per Valerio Ramaglia, che gestiva la piazza di spaccio a Potenza, il pm ha chiesto una condanna a 12 anni di reclusione. A riscontro delle attività tecniche e di pedinamento effettuate dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno nel corso delle indagini (da giugno 2020 a maggio 2021), sono stati sequestrati a più riprese 20 chili di cocaina, una decina di chili di eroina a cui vanno aggiunti altre quantità di stupefacenti pari a circa 50mila euro di cocaina e 40mila euro di hashish. Ora dopo la requisitoria del pm pronunciata ieri mattina, nelle prossime udienze toccherà ai difensori degli imputati (nel collegio, tra gli altri, gli avvocati Bianca De Concilio, Marco Martello, Ivan Nigro, Luigi Gargiulo, Stefania Pierro, Pierluigi Spadafora, Giovanni Gioia, Ciro Romano, Carmine Giovine) pronunciare le arringhe.
 

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