Positano, prese a morsi l'orecchio del rivale in amore: sono consapevole di aver sbagliato

Il giovane di Amalfi che prese a morsi l'orecchio del rivale in amore davanti ad una discoteca di Positano interrogato dal gip

Il carcere di Fuorni dove si è tenuto l'interrogatorio
Il carcere di Fuorni dove si è tenuto l'interrogatorio
di Angela Trocini
Martedì 26 Settembre 2023, 06:10 - Ultimo agg. 07:02
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Ha chiarito le dinamiche dell’episodio il 23enne Antonino Milano arrestato, la settimana scorsa, per aver staccato a morsi la parte superiore del padiglione auricolare sinistro ad un ventenne di Vietri sul Mare. Si è pentito e di sicuro non voleva comportarsi in modo tanto violento chiarendolo, ieri mattina, al gip Pietro Indinnimeo davanti al quale si è tenuto l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Salerno. Antonino Milano (difeso dall’avvocato Antonio Zecca), traumatizzato dall’esperienza carceraria e ancor di più da quanto commesso nella notte dello scorso 7 settembre durante la violenta colluttazione avvenuta all’uscita di una discoteca a Positano, è consapevole di aver arrecato notevoli danni fisici ad un ragazzo che certo non è responsabile della sua rottura amorosa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, intervenuti sul posto nell’immediatezza dei fatti, probabilmente il 23enne praianese (che lavora come trasportatore) non riuscendo a superare la fine della relazione amorosa con la sua ex (una coetanea di Amalfi), se la sarebbe presa con il ragazzo che era stato con lei tutta la sera in discoteca sulla spiaggia. In un primo momento, sempre secondo le indagini dei carabinieri della compagnia di Amalfi , Milano era già stato allontanato dal locale per aver importunato l’ex fidanzata.

Non dandosi per vinto, ha atteso la ragazza fuori dalla discoteca per poter continuare a discutere con lei: a quel punto la vittima, un barman di Vietri sul Mare che lavora ad Amalfi, sarebbe intervenuto per difendere la ragazza ed ha avuto la peggio nella colluttazione che ne è nata.

All’aggressione erano presenti anche altre persone intervenute sia sedare la lite sia per allertare i soccorsi. Nei prossimi giorni il gip dovrà decidere su un’eventuale attenuazione della misura cautelare (richiesta dall’avvocato Zecca in favore del giovane indagato) previo parere della procura.

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