Falso documento per estinguere
un debito, militare dell'Agro a processo

Falso documento per estinguere un debito, militare dell'Agro a processo
di Nicola Sorrentino
Sabato 5 Febbraio 2022, 12:12
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 Un documento falso, apparentemente rilasciato dal suo comandante in seno al nucleo aereo della Guardia costiera di un paese del Nord, su carta intestata, è costato il giudizio ad uno scafatese 33enne imputato per uso di atto falso e ricettazione aggravata.

L’uomo, atteso dal giudice del Tribunale di Nocera Inferiore, secondo le accuse tutte da dimostrare, avrebbe consegnato al suo avvocato un atto di citazione, depositato nel periodo in cui prestava servizio al Nord, come sottocapo, con la «conferma di avvenuto bonifico a favore di una società di recupero crediti, per 2.700 euro circa da parte del comando, in modo da far apparire sanato il suo debito con un'altra società e inesistente il debito concretizzatosi con decreto ingiuntivo».

La vicenda risale al 20 ottobre 2017, data del deposito dell’opposizione presso il Tribunale civile di Nocera Inferiore.

Formalmente, il documento fu depositato e consegnato nell’atto di citazione dall’imputato. Si trattava, secondo indagini, di un documento falso su carta intestata che certificava un pagamento, in realtà mai avvenuto, tale da estinguere il debito ma in modo fraudolento. Il militare, dopo gli accertamenti svolti dalla polizia giudiziaria, risponde della doppia contestazione di utilizzo di atto falso, in assenza della prova di materiale fabbricazione del documento, e di ricettazione, perché al fine di eseguire il falso e conseguire profitto, acquistava o riceveva la documentazione fittizia «proveniente dal delitto di contraffazione commesso da persone allo stato non identificate». Questo recita il cap d'imputazione. Si trattava di un debito non onorato, a monte della successiva fase di recupero, con la richiesta saldo andata avanti senza risoluzione, fino all’emissione del decreto ingiuntivo. A questo era stata successivamente presentata opposizione di rito, dall’imputato attuale tramite il suo legale di fiducia. La vicenda è ora al centro del processo, stabilito con decreto di citazione diretta a giudizio.

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