Salerno, maxi-colpo della banda del buco: preso uno dei ladri, tradito dal Dna

Il blitz dei ladri nel caveau della Bcc di Salerno esattamente due anni fa: caccia ai complici

La polizia davanti alla banca in cui fu messo a segno il colpo
La polizia davanti alla banca in cui fu messo a segno il colpo
Martedì 25 Luglio 2023, 14:17 - Ultimo agg. 26 Luglio, 11:43
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Gli agenti della Squadra Mobile di Salerno hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di G.A., un 53enne originario della provincia di Napoli, ritenuto responsabile di furto pluriaggravato ai danni della Banca di Credito Cooperativo-Campania Centro di Salerno, in via Baratta. L'individuazione del presunto responsabile è stata possibile grazie alle indagini del Servizio di Polizia Scientifica e alle acquisizioni delle tracce biologiche presenti nella Banca dati nazionale del Dna.

Il colpo fu messo a segno tra il 23 e il 25 luglio 2021 a Salerno. L'uomo, secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori, ha agito con altri complici che, al momento, sono ancora ignoti. Si tratta di un gruppo ben organizzato e specializzato in azioni del genere. Il furto, infatti, fu commesso nel caveau della banca, che venne completamente devastato.

Tutte le cassette di sicurezza vennero divelte e svuotate. Anche la cassaforte, contenente la somma di circa 140mila euro in contanti, venne forzata e svuotata. La banda del buco, utilizzando attrezzi meccanici ed elettromeccanici, attraversò la rete fognaria sottostante ai locali della banca, e, dopo aver praticato un foro nella parete in cemento armato, s'introdusse nel caveau. Dopo aver asportato l'ingente carico di contanti e preziosi, i ladri si diedero alla fuga ripercorrendo la rete fognaria.

Sono 96 le persone offese, titolari delle cassette di sicurezza saccheggiate. Fra i beni asportati vi erano anche numerosi oggetti preziosi, «ex voto» di grande valore custoditi nella cassetta di sicurezza della parrocchia Santa Maria delle Grazie di Siano (Salerno). La vicenda fu anche oggetto di un'interrogazione parlamentare da parte del deputato Edmondo Cirielli.

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