Imprenditore falciato in moto sull’Aversana stangata per l’omicida

Il giudice infligge una pena più alta di quella richiesta dal pm: 5 anni e 4 mesi all’uomo che investì e uccise Giuseppe D’Aniello

L'incidente
L'incidente
di Viviana De Vita
Martedì 13 Giugno 2023, 07:00
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Andava a una velocità di quasi sei volte superiore al limite imposto su quel tratto di strada. Sfiorando i 200 km orari travolse e uccise un giovane motociclista sull’Aversana. Dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione T.M., 49 anni originario di Ercolano che lo scorso 29 luglio a bordo di un’Alfa Romeo Stelvio, a ridosso di una rotatoria lungo la strada provinciale 417, falciò la vita di Giuseppe D’Aniello, 28 anni, residente a Sant’Antonio Abate ma proprietario di un’azienda florovivaistica ad Eboli

La sentenza è stata pronunciata ieri mattina dal gup del tribunale di Salerno Pietro Indinnimeo che, all’esito del rito con il giudizio abbreviato, ha comminato all’imputato, accusato di omicidio stradale, una pena superiore a quella richiesta dal pubblico ministero che aveva avanzato una condanna a 3 anni e 8 mesi di carcere. Per l’automobilista c’è anche la revoca della patente e una provvisionale pari a 150mila euro che si aggiunge al risarcimento del danno da stabilire in sede civile. A pesare sulla severa condanna è l’aggravante contestata al 49enne che, in base alle perizie effettuate dai consulenti della Procura, procedeva a 177 km orari su un tratto di strada dove non si potevano superare i 30 km orari. 

La tragedia risale all’estate scorsa quando, intorno alle 11 del mattino, l’auto condotta dal 50enne travolse, a folle velocità, lo scooter del giovane imprenditore. Violentissimo l’impatto, senza scampo per il 28enne soccorso immediatamente e trasportato in ospedale dove sopraggiunse il decesso. Il conducente dell’auto fu arrestato dai carabinieri per omicidio stradale e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma dopo la revoca dei domiciliari. Secondo le indagini della Procura, l’auto procedeva ad alta velocità quando, giunta al centro della rotatoria, travolse lo scooter. Il 28enne fu sbalzato dal mezzo finendo contro il guardrail. All’arrivo dei soccorritori, le condizioni di Giuseppe D’Aniello, apparvero subito gravissime. A nulla valse il trasporto in ospedale dove morì poco dopo. D’Aniello era proprietario di un’azienda florovivaistica ad Eboli, e prima dell’incidente, si stava recando a lavoro. Pur non avendo compiuto ancora 30 anni, D’Aniello era un imprenditore affermato con un bagaglio d’esperienza invidiabile, maturata sia in Italia che in Olanda dove aveva accresciuto la sua visione imprenditoriale e la voglia di fare squadra.

La condanna per il conducente è arrivata ieri mattina all’esito del rito con il giudizio abbreviato che dà diritto allo sconto di un terzo della pena.

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