Recupero crediti e piccole estorsioni utilizzando il nome e la fama criminale di De Feo. Il gup Gerardina Romaniello del Tribunale di Salerno ha condannato in abbreviato a 3 anni e 4 mesi Teresa Galzerano (difesa dall’avvocato Orazio Tedesco) e rinviato a giudizio una quindicina persone, tra cui Vito De Feo, Carmine Imbimbo, Carlo Tortora, Alfredo Cuozzo, Giovanni De Filippo, Gennaro Angellaro ed altri (nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Antonietta Cennamo, Giuseppina Strada, Fausto Vecchio, Saverio Maria Accarino, Pierluigi Vicidomini) per il quali il processo dibattimentale inizierà a novembre prossimo. Il gup ha disposto il non luogo a procedere per Carmine De Feo (difeso dagli avvocati Giuseppe Russo e Michele Dolce) che rispondeva di un unico capo di imputazione e nei confronti di Franco Falcone (anch’egli difeso dall’avvocato Russo) è stato escluso il metodo mafioso. Secondo le accuse, alcuni degli imputati avrebbero anche turbato una procedura immobiliare cercando di costringere l’aggiudicatario a non corrispondere il residuo prezzo di 69mila euro dovuto (con la conseguente perdita del lotto acquisito), non riuscendo in tale intento per l’opposizione della parte offesa e per l’intervento in favore di quest’ultima di un noto pregiudicato salernitano.
E tutta una serie di recupero crediti anche utilizzando frasi minatorie del tipo «io sono Vito di Bellizzi, in questi giorni vengo là e ti faccio vedere con chi hai a che fare».