Hanno minacciato e, in un caso, anche picchiato uno dei due testi nel procedimento che vede imputato un consigliere comunale (Francesco Falcone), dirigenti comunali e vigili urbani per la vicenda dell’assegnazione dei posteggi al mercato. Il sostituto procuratore Elena Cosentino ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini, con contestuale informazione di garanzia, a carico di Franco Falcone - nipote dell’omonimo ex consigliere comunale - e Gianluca Falcone. Le accuse per il primo sono di intralcio alla giustizia, lesioni personali, uso di strumenti atti ad offendere, falsa querela, per il secondo di solo intralcio alla giustizia.
Il 29 dicembre scorso, secondo le accuse della procura, Franco Falcone avrebbe incontrato Francesco Siani, principale accusatore dello zio nel procedimento sull’assegnazione dei posti al mercato il quale avrebbe dovuto deporre in aula qualche giorno dopo. Siani, secondo la ricostruzione dell’accusa, era nei pressi di una strada che si trova vicino alla casa comunale quando Falcone, approfittando che l’auto di Siani si era fermata, prima lo raggiunge e poi lo insegue a piedi intimorendolo con frasi del tipo «sei un infame ed un uomo di merda, tu alla prossima udienza del 10 gennaio non devi proprio nominare mio zio perché sennò ti uccideremo». Poi, raggiunta la vittima, Falcone sarebbe entrato dal finestrino all’interno dell’abitacolo per picchiarlo con pugni al volto e anche calci causandogli un trauma facciale ritenuto guaribile in cinque giorni dai sanitari del pronto soccorso. Successivamente a questo episodio, sempre Franco Falcone, avrebbe pubblicato sul profilo social di Siani frasi ingiuriose e intimidatorie: «un infame come te avrà quello che merita, ricordatelo prima o poi io e te faccia a faccia; te lo metto....una ngapata e ti mando in coma farmacologico: la vendetta è una promessa, la promessa è debito red i debiti vanno sempre pagati; ti mando ad incendiare il camion e ti distruggo con le mie mani, la pistola che tieni tel metto nel... con le mani mie mi mangio il tuo cuore, t’scass come ti prendo e so io come prenderti; stai sereno che faremo un bel faccia a faccio io e te e t’facc quanto o pallon e Maradona; ti stamperò un sorriso che non dimenticherai mai e poi mai ti devo schiattare la testa».