Salerno, l'allarme del presidente della Pmi Lampugnale: pochi investimenti, azzerate le politiche di sviluppo

Il monito: le politiche per le famiglie aiutano i consumi, ma lo sviluppo aziendale resta fermo

Lina Piccolo e Pasquale Lampugnale
Lina Piccolo e Pasquale Lampugnale
di Nico Casale
Sabato 18 Novembre 2023, 06:10
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«Lo scenario che potrebbe emergere dal prossimo rapporto Pmi Campania è di una difficoltà a portare avanti una prospettiva di investimenti». Parole del presidente di Piccola Industria di Confindustria Campania, Pasquale Lampugnale, ieri a margine del Pmi Day, iniziativa della Piccola Industria di Confindustria che punta a far conoscere alle nuove generazioni il mondo dell’impresa. Lampugnale sottolinea che «abbiamo vissuto tre anni in cui, tra pandemia, guerra, crisi energetica e crisi delle materie prime, le piccole e medie imprese hanno sofferto tantissimo; quest’anno, si è aggiunto l’innalzamento dei tassi d’interesse con dieci aumenti consecutivi, circa 10 miliardi di incremento del costo degli oneri finanziari per le imprese per l’anno 2023». «La legge di Bilancio proposta dal Governo e in discussione in Parlamento - prosegue - si rivolge essenzialmente alle famiglie, attraverso la riduzione del cuneo fiscale ed è positivo perché mette soldi in tasca ai lavoratori, quindi rilancia i consumi. Ma, c’è un sostanziale azzeramento di tutte le politiche di sviluppo legate agli investimenti. E, in una fase come questa in cui mancano gli incentivi e non c’è prospettiva, le imprese non investono più. Siamo passati dal 22% di crescita degli investimenti industriali nel 2021, al 10% nel 2022, a uno 0% quest’anno e, probabilmente, anche l’anno prossimo andremo a registrare una contrazione. Questo non è positivo perché impatta in modo negativo sulla competitività del sistema industriale e, nello specifico, il nostro, in Campania, è fatto da micro, piccole e medie imprese che hanno bisogno di un incentivo agli investimenti». «In questo momento - sostiene - avremmo avuto bisogno di un maggiore stimolo agli investimenti che, probabilmente, è mancato e mancherà nei prossimi anni». 
IL PROGETTO
È la libertà, quale valore fondante di una società aperta e responsabile, il tema cui si ispira il Pmi Day 2023. Ma, libertà intesa anche come possibilità per i giovani di scegliere e di costruire il futuro e di sviluppare, attraverso lo studio, le competenze. «In questa giornata, le aziende aprono le porte alle scuole», dice la presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Salerno, Lina Piccolo. Dodici piccole e medie imprese del Salernitano hanno accolto circa 300 studenti, accompagnati dai loro insegnanti, per mostrare come si svolge l’attività produttiva e per raccontare storia, conquiste e progetti futuri dell’azienda. Gli studenti si sono, poi, cimentati nei project work frutto dell’esperienza vissuta in azienda. «Il lavoro dà libertà e fare impresa rende liberi – sottolinea Piccolo - è il messaggio che abbiamo inteso dare ai ragazzi in una società che troppo spesso spinge all’omologazione e promuove l’ozio e il guadagno facile come stile di vita. La storia delle piccole e medie imprese salernitane è fatta di caparbietà, lungimiranza e dignità. Siamo convinti che aprire le porte agli studenti e mostrare come è fatto un processo produttivo, com’è realizzato un prodotto sia un ottimo strumento per diffondere la cultura d’impresa, ma anche per orientare gli studenti nelle future scelte dei percorsi formativi». A livello regionale campano, Pmi Day ha coinvolto 37 aziende con oltre 1.200 studenti.

«Oltre a far conoscere come è fatta un’azienda, quali sono gli elementi di successo di un’impresa e quali le difficoltà – aggiunge Lampugnale - questa iniziativa è anche finalizzata a far conoscere ai ragazzi quali sono le competenze richieste, che sono sempre più tecniche. Riteniamo particolarmente importanti le cosiddette materie Stem, che sono trasversali e complementari in un momento di grandi transizioni come questo, così come sono importanti intelligenza emotiva, determinazione e dedizione al lavoro».

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