Ha chiesto in appello di concordare la pena a 6 anni (rispetto agli 8 anni, 2 mesi e 20 giorni inflitti in primo grado al termine dell’abbreviato) l’avvocato Francesco Candela. Secondo le accuse il professionista salernitano sarebbe stato il messaggero degli Stellato (la posizione di padre e figlio, insieme ad altri correi, è ancora davanti ai giudici di primo grado dove sono stati riproposti gli abbreviati) in alcuni degli affari illeciti gestiti dal gruppo criminale. Davanti ai giudici della Corte di appello di Salerno anche altri imputati oltre Candela (difeso dagli avvocati Silverio Sica e Teresa Sorrentino) hanno proposto il concordato come Massimo Sica (difeso dall’avvocato Antonietta Cennamo) a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Antonio Novelli (difeso dall’avvocato Monica Salerno) ad 1 anno ed 11 mesi; Antonio Adami (difeso dall’avvocato Francesco Guerritore) e non è escluso che – alla prossima udienza fissata a gennaio prossimo - ulteriori imputati aderiscano al concordato.
Varie le accuse che, a vario titolo, raggiunsero gli indagati nel blitz di giugno 2022: dall'estorsione alle lesioni personali; al porto e detenzione di armi in luogo pubblico; concorso in spaccio di stupefacenti, indebita percezione di erogazioni pubbliche, ricettazione, riciclaggio e truffa.