San Marzano sul Sarno, operazione contro il lavoro nero: imprenditore denunciato e multato

L'impresa era sconosciuta al fisco e vedeva impiegati ben quindici dipendenti a nero, dunque irregolari e senza garanzie sotto il profilo retributivo, contributivo e fiscale

L'operazione
L'operazione
di Nicola Sorrentino
Venerdì 8 Marzo 2024, 07:00
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Un imprenditore di San Marzano sul Sarno è stato denunciato a piede libero per aver impiegato manodopera priva di permesso di soggiorno, oltre che per una serie di violazioni sulla sicurezza sul luogo di lavoro. L'operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Salerno, insieme agli uomini del reparto territoriale carabinieri guidato dal colonnello Gianfranco Albanese, nel comune dell'Agro nocerino sarnese. Le verifiche rientravano in quei compiti di vigilanza straordinaria che l'ispettorato nazionale conduce presso aziende e luoghi di lavoro specifici.

All'uomo, denunciato e indagato dalla procura di Nocera Inferiore, vengono contestate violazioni relative al Testo unico sulla sicurezza e tutela salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro. L'attività è stata sospesa per “lavoro a nero” con una sanzione amministrativa elevata nei riguardi dell'indagato, pari a 90mila euro. Il lavoro degli inquirenti ha riguardato, nello specifico, un'azienda agricola, dedita alla coltivazione di ortaggi, nella zona rurale del comune di San Marzano sul Sarno. Da verifiche, si è scoperto che l'impresa pare fosse sconosciuta al fisco, una sorta di “ditta fantasma” che vedeva impiegati ben quindici dipendenti a nero, dunque irregolari e senza garanzie sotto il profilo retributivo, contributivo e fiscale. Dei quindici, solo tredici erano muniti di regolare permesso di soggiorno. Due persone, di nazionalità albanese, infatti, sono risultate clandestine. Al termine delle verifiche di rito, l'imprenditore e titolare dell'attività è stato denunciato a piede libero.

Potrà chiedere eventualmente interrogatorio, nei prossimi giorni, così come presentare memorie difensive riguardo le accuse che gli vengono mosse dall'organo inquirente di Nocera. Il problema del lavoro sommerso è tra le maggiori piaghe dell'area Nord della provincia di Salerno. Non si contano, infatti, le operazioni che le forze dell'ordine hanno condotto nel passato. Diversi anni fa, fu la volta di un'azienda tessile: all'interno di un laboratorio furono trovate 14 persone, delle quali almeno 10 completamente “in nero”. Anche in quel caso l'impresa fu sospesa, con pesanti sanzioni pecuniarie mirate a contrastare proprio il lavoro sommerso e irregolare. Meno di un anno fa, invece, toccò ad un'attività di ristorazione registrare la visita dei carabinieri del reparto territoriale e del nucleo ispettorato lavoro di Salerno, all'interno della quale furono individuati cinque dipendenti, due dei quali minori, privi di regolare contratto.

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Insieme alla Piana del Sele, l'Agro nocerino rappresenta la maglia nera per le aziende che operano irregolarmente sul territorio. Il dato emerse da un'ispezione, di qualche anno fa, che riguardò circa 180 aziende. 
 

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