Morto dopo aver girato tre ospedali,
la Procura chiede archiviazione

Morto dopo aver girato tre ospedali, la Procura chiede archiviazione
di Nicola Sorrentino
Sabato 15 Maggio 2021, 10:53 - Ultimo agg. 23 Marzo, 23:20
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Era svenuto almeno quattro volte, curato prima in ambulanza e poi in più di un ospedale, prima di essere colto da arresto cardiaco. La Procura di Nocera Inferiore ha chiesto l'archiviazione per due medici indagati per il decesso di un 58enne di Corbara. La famiglia si è opposta a questa decisione, con tanto di opposizione. A decidere ora per un eventuale processo o se chiudere il procedimento, sarà il gip. Due i medici indagati per omicidio colposo: uno dell’ospedale di Pagani e un altro del 118. Era la fine di novembre scorso. Il paziente morì all’ospedale di Cava de’ Tirreni, dopo essere passato prima a Pagani e poi a Nocera Inferiore, dove non era riuscito ad entrare per i posti limitati dal Covid-19. Tutto era cominciato da uno svenimento in cucina, mentre l'uomo preparava il caffè. La famiglia aveva chiamato il 118, senza ottenere risposta. L'uomo aveva ripreso i sensi, per poi perderli nuovamente dopo un'ora. Una seconda telefonata al 118 non avrebbe sortito effetti, al punto che il 58enne fu preso in cura dalla sorella e trasferito, in auto, all’ospedale di Pagani. Qui, al punto di primo intervento, il paziente fu dimesso dopo che al termine della visita gli fu riscontrato un livello di pressione basso. Mentre stava per salire in auto, era però svenuto una terza volta.

Soccorso da un infermiere, fu riportato all’interno del Psaut di Pagani.

Di nuovo, si era ripreso, ma per nuovi accertamenti, l’ospedale contattò il pronto soccorso di Nocera Inferiore. Il paziente doveva essere trasferito in ambulanza. Ma una volta giunto il mezzo, un medico del 118 avrebbe riferito alla sorella del paziente che in ragione dell'emergenza Covid, era consigliabile riportarlo a casa e curarlo.

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Durante il tragitto verso Corbara, quello stesso medico avrebbe seguito lo stato di salute del paziente, fino al rientro. Uscito dall’ambulanza, mentre cercava di varcare la porta di casa, il 58enne perse nuovamente i sensi. Un’infermiera ed un medico sarebbero a quel punto intervenuti con un defibrillatore, rimettendo l’uomo in ambulanza per tornare a Nocera. La famiglia era poi stata avvisata che il paziente aveva ripreso conoscenza, ma che sarebbe stato trasferito a Cava per controlli. Poi la doccia fredda, con una seconda telefonata che li informò del decesso, per arresto cardiaco. Il 58enne non avrebbe mai sofferto di patologie, stando al racconto della famiglia. Sull'indagine e quanto accertato dalla Procura, dovrà ora decidere il gip, valutando se accogliere l'archiviazione o disporre nuove indagini. 

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