Muore in clinica dopo l'iniezione,
otto indagati: «Omicidio colposo»

Muore in clinica dopo l'iniezione, otto indagati: «Omicidio colposo»
di Paola Florio e Nicola Sorrentino
Mercoledì 17 Ottobre 2018, 06:50
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Sono otto le persone indagate dalla Procura di Nocera Inferiore per la morte di Belfiore Allegretti, il 76enne autotrasportatore in pensione di Castel San Giorgio, deceduto lo scorso venerdì sera, 12 ottobre, all’interno di una clinica privata e di riabilitazione di Roccapiemonte. Sei medici e due infermieri: l’accusa per tutti è di omicidio colposo in concorso. Ieri mattina, il medico legale Giuseppe Consalvo ha effettuato l’autopsia sulla salma, all’interno dell’obitorio dell’ospedale di Nocera Inferiore.

Era il 30 agosto scorso quando l’anziano fu colto da un ictus cerebrale. La famiglia aveva deciso di trasportarlo all’ospedale di Nocera Inferiore. Qui, fu ricoverato nel reparto di Neurologia. Le sue condizioni erano migliorate con il tempo. Ma l’ospedale dispose un ulteriore trasferimento in una clinica privata di Roccapiemonte, per la riabilitazione della mano e della gamba destra. Questo percorso sarebbe dovuto terminare intorno alla metà del prossimo mese di novembre. Fino a venerdì scorso, quando il paziente ha cominciato a star male. Secondo il racconto della famiglia, i peggioramenti si sarebbero registrati dopo un’iniezione effettuata per curare un’infezione. 
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