Muore dopo un intervento al rene,
i pm: medici negligenti e imprudenti

Muore dopo un intervento al rene, i pm: medici negligenti e imprudenti
di Nicola Sorrentino
Martedì 19 Novembre 2019, 06:15 - Ultimo agg. 19 Marzo, 19:30
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Morì dopo un intervento di asportazione di un tumore al rene; due medici rischiano il rinvio a giudizio. A chiedere il processo per omicidio colposo è la procura di Nocera Inferiore. Sullo sfondo, l’indagine condotta sul decesso di Enrico Ferrara, 48enne scafatese, morto all’ospedale Umberto I il 13 luglio del 2016, dopo un lungo intervento chirurgico. Secondo le indagini, con a supporto la consulenza del medico legale, due medici dell’equipe si sarebbero macchiati di «negligenza, imprudenza ed imperizia» decidendo di operare l’uomo con una laparoscopia. Il paziente soffriva di una neoplasia ed era stato già precedentemente operato al rene destro, nel 2015. Per la procura, quell’intervento era estremamente rischioso, perché la precedente operazione aveva portato alla formazione di «numerose aderenze che rendevano tale scelta di intervento altamente rischiosa». La laparoscopia è una tecnica chirurgica mini-invasiva, che serve per osservare direttamente dall’interno gli organi dell’addome, con l’uso di strumenti chirurgici. La scelta che avrebbero dovuto adottare sarebbe dovuta essere invece una laparatomia (incisione della parte anteriore dell’addome).
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