Tre donne per il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: ministro e associazioni sbloccano l’impasse

Dopo tre mesi sembra fatta per Maiuri, Gerardo e Imparato, entra anche Spinelli: passa la linea dei sindaci ma sarà scontro

L'assemblea dei sindaci
L'assemblea dei sindaci
di Carmela Santi
Giovedì 8 Febbraio 2024, 07:00
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Il decreto di nomina è stato firmato dal ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. Già ieri sera negli uffici di Palazzo Mainenti a Vallo della Lucania, sede del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, era attesa la comunicazione ufficiale al direttore Romano Gregorio. Probabilmente arriverà oggi. Dato certo è che dopo quasi tre mesi di attesa, dopo l’assemblea dei sindaci, è stato definito il nuovo direttivo che affiancherà il presidente Giuseppe Coccorullo nella gestione dell’area protetta più grande d’Italia. 

Nel decreto ministeriale sono state confermate le nomine fatte il 10 novembre scorso con la nomina dei quattro consiglieri votati dai primi cittadini della comunità del Parco. Dall’assemblea vennero fuori i nomi di Carmelo Stanziola, a cui dovrebbe andare l’incarico di vice presidente, Rosario Cairone sindaco di Trentinara, Domenico D’Amato primo cittadino di Petina, Francesco Bellomo esponente di Fratelli D’Italia di Atena Lucana. A questi nomi dovranno aggiungersi i consiglieri di nomina ministeriale che dovrebbero essere Costabile Spinelli già sindaco di Castellabate per Forza Italia, Elena Anna Gerardo sindaco di Alfano per la Lega e Luisa Maiuri per Fratelli d’Italia. A completare il direttivo il consigliere espressione delle associazioni ambientaliste con la nomina del presidente di Legambiente Campania, Maria Teresa Imparato. Salvo novità dell’ultima ora dovrebbero essere confermate le indiscrezioni delle ultime settimane, compreso il nome della Gerardo sostenuta dal parlamentare della Lega Attilio Pierro. La sua candidatura era venuta fuori già all’indomani dell’assemblea dei sindaci, stata poi esclusa per fare posto ad altri nomi tutti vicini a Fdi.

Una diatriba interna al centrodestra risolta con l’accordo tra Lega e Fratelli d’Italia. Con il decreto ministeriale si porrà fine anche alla questione legata al rispetto della quota rosa sollevata proprio dal Ministero dell’Ambiente all’indomani dell’elezione dei sindaci. Potrebbe dunque passare la linea dei primi cittadini, con il direttivo che sarà completato con solo tre donne. Del resto è già accaduto nella composizione del direttivo di altro Parchi Nazionali. Ma non mancano le prime polemiche. Il sindaco di Roscigno Pino Palmieri da giorni ha annunciato che impugnerà il decreto del ministro Gilberto Fratin nel caso in cui il 50% dei componenti del neo direttivo non sarà di genere femminile. Sul territorio c’è attesa per l’insediamento dei consiglieri a cui spetta un compito non facile.

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