Campagna, tutti assolti nel processo bis per l'omicidio di Alfonso Quaranta

Il magistrato ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto per Massimo Cerrone, Gabriele Pelosi, Gianni Vitelli e Gennaro Esposito, accusati di aver aiutato i mandanti e gli esecutori materiali

Il tribunale di Salerno
Il tribunale di Salerno
di Viviana De Vita
Venerdì 7 Luglio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 16:39
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Contraddittorietà della prova: il pubblico ministero Francesca Fittipaldi ha chiesto l’assoluzione per i quattro imputati accusati dell’omicidio di Alfonso Quaranta, l’odontotecnico di Pagani morto a febbraio 2004 nell’agguato destinato a Nicola Fiore. La requisitoria, nell’ambito del processo bis scattato dopo che già da anni sono stati condannati i principali responsabili dell’agguato, è stata pronunciata ieri davanti ai giudici della Corte d’Assise del tribunale di Salerno.

Il magistrato ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto per Massimo Cerrone e Gabriele Pelosi, entrambi di Campagna; per il paganese Gianni Vitelli e per Gennaro Esposito di Sant’Antonio Abate assistiti dagli avvocati Costantino Cardiello, Nicola Naponiello e Silvana D’ambrosi accusati di aver aiutato i mandanti e gli esecutori materiali (già giudicati) a portare a termine l’azione delittuosa. Il vero obiettivo del commando era Nicola Fiore che, la mattina del 5 febbraio 2004, riuscì a salvarsi gettandosi dall’auto guidata dall’amico Quaranta e scappando tra la folta boscaglia della località Acerra lungo la via Tuori a Campagna.

L’azione omicidiaria si inseriva nella guerra di camorra, scoppiata nei primi anni e la metà del 2000, tra i clan D’Auria Petrosino e Contaldo (di cui Fiore era affiliato) per la spartizione del territorio e del malaffare a Pagani e centri limitrofi.

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