Napoli, continua lo scempio delle torri del Carmine sotto gli occhi dei turisti: «Tappeto di siringhe da un mese»

Centinaia di siringhe potenzialmente infette che attendevano solo di essere rimosse.

Il tappeto di siringhe al Carmine
Il tappeto di siringhe al Carmine
di Antonio Folle
Martedì 2 Aprile 2024, 15:55 - Ultimo agg. 3 Aprile, 07:30
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Il weekend di Pasqua per Napoli ha rappresentato una vera e propria "prova del nove" dal punto di vista dell'accoglienza turistica. Il tempo, malgrado qualche incertezza legata al vento, ha tenuto, ma i servizi hanno decisamente lasciato a desiderare. E nemmeno la nettezza urbana è stata, malgrado gli sforzi di Asìa, all'altezza del compito.

In alcune aree della città i problemi si sono cronicizzati e a farne le spese è l'immagine stessa di Napoli agli occhi delle migliaia di visitatori venuti da ogni parte del mondo per ammirarne le bellezze. E' il caso delle torri del Carmine e della storica fontana della Marinella, nella zona di via Marina dove, circa un mese fa, era stata denunciata la presenza di un vero e proprio "tappeto" di siringhe usate dai tossicodipendenti che frequentano l'area da ormai diversi anni. Centinaia di siringhe potenzialmente infette che attendevano solo di essere rimosse.

E, in questo senso, erano arrivate molte rassicurazioni. Le impressionanti immagini della denuncia dell'attivista Alfredo di Domenico avevano fatto il giro del web ed era lecito aspettarsi un intervento immediato da parte del Comune e di Asìa.

E invece, a distanza di un mese, non solo la situazione non è cambiata, ma è tragicamente finita sotto agli occhi dei tanti turisti che hanno scelto la zona di via Marina per alloggiare o come punto di transito per arrivare nel centro storico della città. E non è difficile immaginare l'impressione che può aver restituito un'area di rilevante importanza storico-culturale ridotta a immondezzaio, con centinaia di visitatori costretti a fare lo "slalom" tra feci umane, urine e siringhe intrise di sangue.

Perchè, infatti, il tema del tappeto di siringhe, per quanto estremamente grave, non è il solo che attanaglia questa sfortunata zona della città. La fontana della Marinella, costruita dallo stesso scultore autore delle fontane-obelischi della vicina piazza Mercato - Francesco Sicuro, su commissione dei sovrani borbonici - è quotidianamente utilizzata come wc a cielo aperto dai senzatetto che trovano rifugio intorno alla sua vasca. Nelle scorse settimane l'associazione "No Comment" aveva lanciato per prima l'appello per contrastare il degrado di via Marina, proponendo l'utilizzo di disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza per le "grandi pulizie", lasciando agli operatori specializzati il compito di intervenire sulle questioni più complesse. Appello, ovviamente, puntualmente caduto nel vuoto. Le condizioni della città, in alcuni tratti indecorose, hanno scatenato le ire degli operatori del turismo.

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Tanti gli interrogativi. A cominciare dalla gestione dell'enorme gettito derivante dalla tassa di soggiorno che il Comune incassa per ogni singolo turista presente in città e sulla ricaduta sui servizi offerti da palazzo San Giacomo. Le tariffe a persona - escluse alcune categorie di utenti come i minori di 15 anni - vanno dai 5 euro a notte per gli alberghi 5 stelle lusso ai 3 euro delle strutture ricettive "extra alberghiere" - Questi dati, incrociati con il numero di presenze annunciato a gran voce negli scorsi giorni - secondo alcune stime oltre 250.000 persone, con un tasso di occupazione che sfiora il 90% - farebbero del Comune di Napoli uno dei comuni, almeno da questo singolare punto di vista, potenzialmente più ricchi d'Italia. 

«Il test di Pasqua - denuncia il presidente di Abbac Campania Agostino Ingenito - ha dimostrato quanto sia ancora lontana quell'efficienza che una citta che si definisce turistica dovrebbe avere. Napoli si palesa una destinazione "pret a porter" e troppo spinta all'escursionismo con difficile impatto sulla capacità di carico sia per mobilità che servizi. A fronte di milioni di euro incassati di imposta di soggiorno, l'ente locale fa fatica a garantire servizi di mobilità e di accoglienza che non siano come appaiono sinora estemporanei e disarticolati. Chiediamo un tavolo urgente con tutti gli assessori delegati e con il sindaco - continua - perché siano stabilite priorità in relazione alla mobilità e accoglienza dei tanti cittadini temporanei che raggiungono la città. Il 2024 risente di rincari, inflazione, destabilizzazioni in corso e di forte concorrenza tra le città d'arte italiane, ecco perché è ormai improcastinabile un cambio di azioni che devono essere strutturali per rispondere a nuove e repentine esigenza della domanda turistica. Sulla mobilità metropolitana come per decoro - continua ancora Ingenito - occorre una task force permanente che non può riunirsi a poche ore di eventi e festività. L'approssimazione è mancate scelte strutturali non garantiranno, alla lunga, quell'attrattività di destinazione che il post covid ha offerto senza molti sforzi. Occorre un coinvolgimento di noi operatori e scelte chiare e concrete anche in termini di preventivi accordi sindacali, che occorrono per garantire continuità e potenziamento del servizio. Ancora scandalosa - ha concluso il rappresentante delle attività ricettive per turisti - la mancanza di servizi igienici e un turn over migliore ed in sicurezza del centro storico, soprattutto per la permessa continuità di occupazione suolo pubblico».

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