Le commissioni Ambiente della Camera e del Senato, con il voto contrario del centrosinistra (14-12 alla Camera, 11-8 al Senato), hanno espresso parere favorevole per la nomina di Pino Coccorullo alla carica di presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Albuni.
Coccorullo, imprenditore turistico di Perdifumo vicino a Fratelli d'Italia, era stato inserito nella terna di nomi proposti dal ministero dell’Ambiente al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, così come previsto dalla legge. Insieme a Coccorullo, dal ministero erano stati selezionati Marcello Feola, avvocato ed ex assessore della Provincia di Salerno nella giunta Cirielli, e Luisa Maiuri, già vice sindaca di Castellabate, altra esponente di FdI. De Luca aveva indicato il nome di Coccorullo. Il nuovo presidente prenderà a breve il posto di Feola, attuale commissario straordinario dell'ente, che ha guidato il Parco negli ultimi mesi.
«O ha sbagliato De Luca a scegliere Coccorullo o ha sbagliato il Pd a votare contro la nomina di Coccorullo. Fine delle comiche», ironizza il senatore di FdI, Antonio Iannone. Attacca, invece, il gruppo parlamentare Alleanza Verdi Sinistra, con il capogruppo alla Camera, Angelo Bonelli, e i deputati campani Francesco Emilio Borrelli e Francesco Mari: «Il curriculum del designato presidente del Parco del Cilento proposto dal centrodestra appare assolutamente inadeguato a guidare questa istituzione.