Pastore ucciso e gettato nel dirupo,
sopralluogo tra i boschi di Sieti

Pastore ucciso e gettato nel dirupo, sopralluogo tra i boschi di Sieti
di Paolo Panaro
Lunedì 29 Aprile 2019, 06:30
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Sopralluogo dei carabinieri nelle ultime ore tra i boschi di Sieti a Giffoni Sei Casali per ricostruire le fasi dell’omicidio di Domenico Pennasilico, pastore 60enne di Giffoni Sei Casali, ucciso martedì scorso. I militari sono andati sul luogo del delitto, una zona molto impervia, per effettuare alcuni riscontri dove Pennasilico è stato colpito da numerosi colpi di fucile ed ucciso. I carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretti dal maggiore Vitantonio Sisto, devono appurare se è stato utilizzato un solo fucile per uccidere il pastore o più armi da fuco. Le fucilate che hanno colpito il pastore, che poi è deceduto per dissanguamento, sono almeno sette, otto. Un colpo di fucile è stato sparato anche contro il figlio di Pennasilico, Generoso Raffaele che non è stato colpito e il colpo è finito contro un masso. Ad allertare i carabinieri, martedì scorso, è stato proprio il figlio di Pennasilico che era a poca distanza dal padre ed è fuggito via mentre hanno tentato di spararlo e poi ha iniziato le ricerche del genitore senza alcun esito e a notte inoltrata è stato trovato in un burrone profondo oltre quaranta metri. Cinque persone sono indagate per omicidio volontario preterintenzionale e sarebbero coinvolte nell’assassinio di Pennasilico. Le persone che hanno ucciso il pastore che poi è deceduto, addirittura, potrebbero essere più di una e quindi si sarebbe trattato di un vero e proprio agguato. Chiaro e ormai certo il movente dell’omicidio legato alla faida tra pastori derivante dai furti di bestiame che accadono molto spesso tra pastori rivali che portano al pascolo il bestiame che poi sconfina nei terreni altrui e non viene controllato. Una vera e propria faida tra pastori che è culminata con l’omicidio di Pennasilico e solo per miracolo non è stato colpito dalle fucilate anche il figlio che era poco lontano dal genitore.
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