Battipaglia, abusa di una 12enne fingendosi fotografo: 50enne condannato a sette anni

Adescata su Instagram con la promessa di un book da modella fu costretta a salire in auto e subire il rapporto nel parcheggio dello stadio Pastena,

Il Tribunale di Salerno
Il Tribunale di Salerno
di Viviana De Vita
Giovedì 13 Luglio 2023, 06:41 - Ultimo agg. 14 Luglio, 07:25
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L’aveva adescata su Instagram dove lei, una ragazzina di 12 anni, aveva postato scatti da fotomodella. Così, fingendosi un fotografo, era riuscito a carpire la fiducia della minore promettendole un book fotografico gratuito. L’unico obiettivo di C.P. 39 anni, ebolitano, era però un altro: fare sesso con quella ragazzina ingenua. Lo stupro si consumò in macchina il 4 luglio dello scorso anno, in via Brodolini, nel cuore della zona industriale di Battipaglia: portiere bloccate e telefono sequestrato. La sentenza per quella violenza è arrivata ieri mattina all’esito del rito con il giudizio abbreviato: il sedicente fotografo, assistito dall’avvocato Costantino Cardiello, dovrà scontare 7 anni di reclusione. Violenza sessuale, rapina e detenzione di materiale pedo-pornografico erano le accuse formulate a carico dell’uomo, sposato e padre di un bambino di soli 4 anni, finito dietro le sbarre del carcere di Vallo della Lucania, dopo la denuncia della ragazzina. 

È stato infatti proprio il racconto della minore, ritenuto pienamente credibile dal gup, a far scattare le indagini della Procura culminate con l’arresto dell’imputato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia che, col supporto degli agenti della polizia postale, notificarono al 39enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip. Ad aggravare la posizione dell’uomo fu, infatti, proprio la perquisizione domiciliare poiché nel computer e su altri dispositivi elettronici in uso al 39enne, finiti sotto sequestro, gli inquirenti rinvennero numerosi file pornografici e pedo pornografici. Le indagini hanno ricostruito quel pomeriggio estivo di dodici mesi fa quando la ragazzina incontrò l’uomo che le aveva promesso un book fotografico gratis La minore era uscita per andare al supermercato a comprare dell’acqua: il 39enne la raggiunse davanti all’esercizio commerciale e, a bordo della sua auto, le si affiancò cominciando a seguirla. Quando lei svoltò all’interno di un vicolo, nella zona tra il Commissariato della polizia di Stato e lo stadio Pastena dove da sempre si appartano i giovani innamorati, la costrinse a salire a bordo della sua auto. Quindi le strappò di mano il telefono e inviò un messaggio al padre della minore fingendosi lei per dirgli che sarebbe rincasata più tardi. Dopo aver bloccato le portiere la costrinse a subire un rapporto sessuale completo

L’orrore di quel pomeriggio è confluito nel fascicolo investigativo redatto dal pubblico ministero Gianpaolo Nuzzo che ha coordinato le indagini. L’uomo, figlio di un medico di lungo corso dell’ospedale Maria Santissima Addolorata, ha definito la propria posizione attraverso il rito abbreviato e ha ottenuto lo sconto di un terzo della pena. I genitori della ragazzina, rappresentati dagli avvocati Filomena e Maria Leccese, si sono costituiti parte civile.
 

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