Saranno celebrati questa mattina alle dieci presso la parrocchia Gesù Risorto, i funerali del 28enne Pierpaolo Barbato, deceduto a seguito di un malore lo scorso 20 dicembre. La salma partirà dall’obitorio dell’ospedale Ruggi - dove nel pomeriggio di lunedì si è svolto l’esame autoptico - e raggiungerà la chiesa di Parco Arbostella, il popoloso quartiere della zona orientale dove il giovane era cresciuto e dove ancora viveva quando non si tratteneva presso l’albergo della costa sud che gestiva assieme al fratello. Nonostante le misure legate al contenimento della pandemia, s’attendono centinaia di persone che hanno atteso circa dieci giorni prima di poter salutare per l’ultima volta Pierpaolo.
Intanto la Procura prosegue le indagini avviate a poche ore dall’improvvisa morte del giovane, gli indagati per omicidio colposo sono due: si tratta del medico e dell’infermiere del triage che si sono occupati del caso di Pierpaolo quando, trasportato da un’ambulanza del 118 - accorsa d’urgenza presso la struttura ricettiva dove il ragazzo si trovava nella giornata di lunedì 20 dicembre per lavoro - è arrivato al pronto soccorso del nosocomio cittadino. In quell’occasione sarebbero stati effettuati sia gli esami degli enzimi cardiaci per capire se fosse in atto un infarto che un elettrocardiogramma ma, da quanto si apprende da fonti investigative, nulla di preoccupante sarebbe emerso da quelle analisi e il giovane sarebbe stato dimesso dopo poco. Pierpaolo si è poi recato a lavoro dove è deceduto sotto gli occhi della fidanzata dopo aver fatto appena in tempo a lamentare nuovamente un malessere che lo prendeva allo stomaco.
La famiglia Barbato - assistita dall’avvocato Genserico Miniaci - ha così deciso di sporgere denuncia con l’unico obiettivo di fare chiarezza sulle cause della morte del ragazzo.
Il termine fissato per la consegna della relazione definitiva del pool di esperti è di due mesi. Escluso l’infarto, dalle prime risultanze sembra essere confermata l’ipotesi di un problema di natura cardiaca, probabilmente a carico della vena aorta. Gli esperti dovranno innanzi tutto chiarire quale sia l’effettiva causa del decesso e poi dovranno anche fornire la relazione conclusiva al pubblico ministero titolare dell’indagine, la dottoressa Claudia D’Alitto, all’interno della quale si spera ci siano elementi utili a chiarire se ci sono stati o meno comportamenti omissivi e se questi hanno nesso col decesso di Pierpaolo. Oggi, però, è il giorno del dolore: quello dell’ultimo saluto.