Sconto di pena grazie al riconoscimento di un vizio parziale di mente. I giudici della Corte di appello di Salerno hanno condannato Maurizio Raimo, che ad aprile 2021 ferì la moglie con un coltello, a 7 anni e 6 mesi riducendo la pena inflittagli in primo grado (10 anni). Nel processo d'appello è stata ribaltata la perizia che era stata disposta in primo grado riconoscendo all'imputato (difeso dall'avvocato Pierluigi Spadafora) il vizio parziale di mente. All'epoca dei fatti, nonostante l'uomo fosse sottoposto alla misura di allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi frequentati dalla moglie, attese che quest'ultima salisse in auto e, armato di due coltelli, l'aggredì ferendola in più parti del corpo. Per fortuna intervenne la figlia che riuscì a separarli, consentendo alla donna di uscire dall'autovettura. Non contento l'uomo, approfittando della caduta a terra della vittima, si avventò di nuovo su di lei che questa volta fu pronta a difendersi anche con l'aiuto di un vicino di casa che - richiamato dalle urla - intervenne mettendo in salvo la donna e la figlia. Un comportamento che, per l'accusa, era premeditato (Raimo si era armato con due coltelli) e finalizzato a provocare la morte della moglie (da cui era separato), per fortuna non riuscendoci.
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