Salerno, spauracchio Covid sulla ripresa della scuola:«Primi prof positivi»

Inizio anno scolastico con lo spauracchio Covid anche a Salerno, primi prof positivi

Inizio di anno scolastico con il rischio Covid
Inizio di anno scolastico con il rischio Covid
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 11 Settembre 2023, 06:20 - Ultimo agg. 12:01
4 Minuti di Lettura

Inizia l’anno scolastico con l’ombra della risalita del Covid. Da stamane campanella anticipata delle lezioni per circa 10mila studenti salernitani in base ai calendari stabiliti in autonomia dai dirigenti scolastici. Quest’anno sono 159.839 gli studenti aventi diritto a frequentare le lezioni tra Salerno e provincia. C’è fretta di ricominciare. Ad attendere la popolazione scolastica ci sono 15mila docenti di ruolo e circa 1.700 supplenti nominati dall’Ufficio scolastico provinciale. Tutto pronto. Ma sulla ripresa incombe lo spauracchio dell’impennata dei contagi del Covid, in particolare della variante Eris. Al momento non esistono misure restrittive anti-Covid nelle scuole. Restano però le precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie: indossare la mascherina, se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi, lavare spesso le mani, evitare il contatto con persone fragili. Si temono contraccolpi anche sull’organizzazione del personale. Ci sono già nel capoluogo 28 infettati tra docenti e personale Ata, comprendente bidelli e assistenti scolastici. Molti presidi raccomanderanno l’uso della mascherina, fedele compagna di battaglia negli anni duri della pandemia.
LE PAROLE
«La situazione è da tenere sotto controllo - dichiara Claudio Naddeo, presidente provinciale Associazione nazionale presidi nonché rettore del Convitto-Trani di Salerno - Ho due docenti positive al Covid e un collaboratore. Speriamo di contenere il tutto e di cominciare l’anno scongiurando ogni rischio. Conviene non abbassare la guardia e magari ripristinare qualche buona pratica che abbiamo sperimentato con la pandemia». All’alberghiero Virtuoso si ricorrerà alle mascherine. «Sicuramente cercheremo di evitare assembramenti e inviteremo tutti ad utilizzare la mascherina in caso di tosse o raffreddore - annuncia Ornella Pellegrino, preside del Virtuoso - Dall’esperienza del Covid abbiamo tratto alcuni insegnamenti, per esempio l’utilizzo della mascherina per proteggere noi stessi e gli altri in caso di raffreddamento. Non credo vi saranno problemi per il rientro in classe: i ragazzi sono responsabili». Non si esclude anche il ritorno del distanziamento in aula. Sebbene sia diventato più difficile: le classi sono ormai state definite senza tenere conto del pericolo Covid, quindi senza il distanziamento. «Sicuramente occorre prestare attenzione in questa fase di aumento dei contagi del Covid - ammette Anna Laura Giannantonio, preside liceo Da Procida di Salerno - Se necessario verranno adottate tutte le contromisure atte a garantire la sicurezza della comunità scolastica, penso all’uso della mascherina, agli igienizzatori e soprattutto alle distanze di sicurezza in aula e fuori».
CAUTELA
Ma niente allarmismi. Le scuole hanno in dotazione mascherine pronto uso. «Rispetto all’aumento dei casi Covid, la preoccupazione è legittima e reale - aggiunge Carmela Santarcangelo, preside dell’Istituto superiore Profagri - Ma l’istituto della Sanità ha anche precisato che la sintomatologia e gli effetti non sono quelli dell’ondata pandemica e che i casi a scuola saranno gestiti come un normale fenomeno influenzale. Staremo a vedere, ma non sono preoccupata. In ogni casi disponiamo di una consistente scorta di mascherine e gel non ancora scaduti».

I presidi attendono indicazioni dal ministero dell’Istruzione e della Sanità. «Se ce lo chiederà il ministero distribuirò le mascherine - puntualizza Elisabetta Barone, preside liceo Alfano I - Al momento mi sono limitata a mantenere gli ingressi separati onde evitare assembramenti. Questa è una buona prassi che abbiamo conservato». Ingressi scaglionati come in epica pandemica anche al liceo De Sanctis. «Faremo entrare i ragazzi in maniera scaglionata - annuncia Cinzia Guida, preside del De Sanctis - Abbiamo diviso le classi per i vari ingressi che abbiamo. Tutti entreranno alla stessa ora però. I cancelli saranno aperti e i ragazzi eviteranno di dover aspettare davanti ai portoni chiusi con il rischio di farsi male». Ma c’è voglia di normalità. L’auspicio è che lo spauracchio del Covid resti ancora un ricordo alle spalle. «Mi auguro che non vengano rinnovati i protocolli per l’emergenza - ammette Lea Celano, preside dell’Istituto Genovesi Da Vinci - perché con l’aumento del numero degli alunni e di conseguenza delle classi abbiamo dovuto reintrodurre i banchi doppi per guadagnare spazio.

Non potrei ospitarli tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA