Salerno, caccia alle case a luci rosse e boom di annunci in centro: «Valuteremo le denunce»

La stretta con il nuovo regolamento di polizia urbana. Ma gli agenti potranno entrare in azione solo in caso di esposti dei vicini per "disturbo della tranquillità"

Una casa a luci rosse
Una casa a luci rosse
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 25 Marzo 2024, 05:55 - Ultimo agg. 12:35
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Un viaggio alla scoperta dei luoghi del proibito. Ci sono siti on line dove sono pubblicati annunci di escort pronte a incontrare i clienti a pagamento. Almeno cinque messaggi indicano come luogo d’incontro il centro storico. Altri messaggi promozionali recano indirizzo del quartiere Carmine e Irno. È sul web che emerge una realtà nascosta, fantasma, dove donne e trans mettono in vendita il proprio corpo in appartamenti privati del capoluogo. Si tratta prevalentemente di case in affitto, stando a quanto emerso negli anni dai blitz delle forze dell’ordine. Abitazioni dove è proibito fare incontri hard che recano disturbo alla quiete condominiali. A stabilirlo il nuovo regolamento della Polizia urbana all’articolo 8 che entrerà in vigore da martedì dopo l’approvazione in consiglio comunale.

«All’interno degli edifici condominiali è vietata la prostituzione quando, a seguito delle consentite verifiche della Polizia Municipale, venga accertato che essa provochi disturbo alla tranquillità degli altri residenti o offenda la civile convivenza per le modalità con cui essa si svolge»: si legge al comma 2 del regolamento recante le attività vietate sul territorio comunale, sanzionabili con verbale di 200 euro.

Precisiamo: la legge punisce penalmente coloro che favoriscono o tollerano l’attività di meretricio. Ma la prostituzione in sé, volontaria e compiuta da donne e uomini maggiorenni e non sfruttati, resta legale, in quanto considerata parte delle scelte individuali garantite dalla Costituzione.

Ed è su questo punto che interviene il regolamento comunale predisposto dopo 22 anni: in caso di violazione della quiete condominiale le autorità potranno intervenire, indipendentemente dall’accertamento del reato di sfruttamento e favoreggiamento. Venendo meno discrezione, riservatezza, civile convivenza nei condomini ove insistono le presunte case d’appuntamento, scatteranno accertamenti e sanzioni.

«Saranno fondamentali le segnalazioni dei residenti, ad oggi non ci sono ancora pervenute, ma restiamo vigili e pronti a intervenire anche con appostamenti in borghese»: fa sapere il comandante della polizia locale, Rosario Battipaglia, che ha collaborato massicciamente alla stesura del nuovo regolamento di polizia urbana. Tutto dipenderà quindi dagli esposti dei condomini o vicini di casa.

A Salerno gli incontri hard vengono concordati via web tramite sit internet per appuntamenti. Scorrendo sui siti è possibile individuare solo sul territorio del capoluogo oltre 180 annunci di incontri domestici in quartieri più disparati. «Lavoro 24 ore su 24 in una casa tranquilla e pulita, con aria condizionata. Ecco il mio indirizzo…»: gli appuntamenti postati sulle bacheche degli incontri recano spesso indirizzo e numero civico. E quando agli annunci reperibili su internet si accompagnano gli esposti dei residenti, insospettiti dal continuo via vai di uomini dall’appartamento, allora scattano le indagini ambientali delle forze dell’ordine. È il centro storico il cuore delle case del sesso: ne scoviamo almeno 5 di annunci in appartamenti.

E poi abbondano annunci di prestazioni casalinghe anche sul Carmine e a Fratte, ben dieci. Ci sono segnalazioni sparse un po’ ovunque da via Porto a via Pio XI, passando per via Ostaglio e Mercatello. Le indagini degli ultimi anni di polizia e carabinieri hanno accertato che le escort, prevalentemente donne colombiane, brasiliane e dell’est europeo, per ogni rapporto sessuale, incassano tra i 70 e i 100 euro, pubblicando annunci erotici su siti internet e numeri di telefono per essere contattate. Nulla a che vedere con la figura della squillo d’alto bordo, come la Mara interpretata da Sophia Loren nel celebre film “Ieri, oggi, domani”.

In diversi casi, dal 2009 al 2020, nel capoluogo si è proceduto con denunce per sfruttamento anche a carico di salernitani proprietari dei locali in fitto. È accaduto nel settembre 2017, quando i carabinieri scoprirono un’alcova in una palazzina sul Lungomare Colombo dove si prostituivano ragazze sudamericane: anche in quel caso le denunce dei condomini fecero scattare l’inchiesta. Altre case del sesso sono state scoperte a novembre 2018 e nel 2019 in pieno centro. L’ultimo blitz della squadra mobile risale al giugno del 2020 quando in una piccola casa in via Porto venne scoperta una casa con tutto l’occorrente del piacere.

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